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Vacanze al Cairo - Capitolo tre
Data: 24/09/2020, Categorie: Masturbazione Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Capitolo cinque“Cristo, Michele che storia. Praticamente mi hai fatto venire solo ascoltando. Deve essere stato magnifico! L'ha fatto ancora dopo di allora?” Chiesi rauco.Ci fu una pausa.“No, prima di tutto non è mai accaduto, ho inventato un po’. L'unica cosa vera è che lui vive qui con la sua famiglia ed è veramente bello. Ho raccontato quello che volevi sentire e che vorrei veramente che accadesse. Anche tu lo vorresti se lo vedessi.”Sorprendentemente sembrava quasi che Michele stesse per piangere. Lo circondai con un braccio, tirai la sua testa sulla mia spalla e gli chiesi qual’era il problema.Mi spiegò che aveva avuto solo un paio di esperienze con altri ragazzi e che con nessuno di loro era stato tanto eccitante ed erotico come era stato con me e che aveva dovuto inventare qualcosa per essere alla mia altezza.Tenendolo un po' più stretto, gli dissi con gratitudine che anche se le mie storie erano vere, forse ci avevo ricamato su un po’ ma che quella all'aeroporto era assolutamente vera.“Ascolta” Continuai: “Io penso che qualsiasi cosa noi due facciamo con chiunque altro è meglio che rimanga segreto. E comunque, se lo diciamo sono sicuro che esagereremmo come ho fatto io. L’importante è l’effetto che si ottiene e tu mi hai fatto avere la miglior erezione che abbia mai avuto, sono quasi venuto ascoltandoti!”Si sentì molto meglio, lo sentii rilassarsi e ricominciò ad accarezzarmi il cazzo e le palle.Rendendogli il favore, ci girammo uno di fronte all’altro e per la prima ...
... volta nella nostra breve ma movimentata relazione cominciammo a prendere piacere anche solo stando uno vicino all’altro.Pensando alla storia che mi aveva raccontato gli chiesi se non gli avevano mai succhiato l’uccello.“Sì. Una volta. È stato un anno fa quando papà ed io eravamo a Maadi, una città vicina al Cairo. C'era un ragazzo con cui avevo fatto amicizia a scuola. Un giorno tornammo presto e non c’era nessuno in casa. Non avevamo mai fatto alcun gioco sessuale ma ci piaceva giocare spesso a fare la lotta e tutti e due sapevamo che quando lo facevamo ci diventava duro.Quel giorno lo stavamo facendo sul pavimento e lui mi bloccò sulla schiena. Era sdraiato con l’inguine sulla mia faccia ed il suo sulla mia. Sapevo che poteva sentire la mia erezione che lui stava strofinando con la sua faccia. Sentii che mi apriva la patta dei pantaloni e, ad essere onesto, non mi dispiaceva perché voleva dire che prima o poi l’avrei fatto con lui. Una volta che la patta fu aperta mise dentro una mano e maneggiò per far uscire l’uccello dai pantaloni. Pensai che si sarebbe limitato a guardarlo o anche forse a stringerlo, ma quasi svenni quando sentii la sua lingua e la bocca circondarlo. Aveva appena cominciato a succhiarlo quando sentimmo la porta aprirsi. Saltammo su come conigli spaventati, io mi abbottonai più velocemente che potevo. Il mio amico sembrava terrorizzato, ma io gli feci segno di stare tranquillo ed andai a dire a papà che stavamo facendo i compiti in camera mia.Rimanemmo ...