Irruenza del tuo sguardo
Data: 06/12/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... suoi capelli stropicciando la pelle, stare al suo fianco, infine il desiderio si sarebbe intensificato dal profondo fino ad affogare i suoi occhi e poi il gusto dissoluto e inverecondo di domarla, di farla rientrare per prendere il gioco, per non sprecare nemmeno un attimo di quel tempo di quei respiri e di quei profumi che ormai avvertiva interamente familiari.�Adesso voltati, che t�aggiusterò per bene io� - gli aveva sussurrato Ramona in maniera esuberante ed euforica, pregustandosi appieno quello che voleva compiere, esultando della schiena dritta e del sedere meraviglioso di Patrizio incastrato nella penombra, successivamente lei gli avrebbe legato inizialmente un polso e poi l�altro, dopo ambedue le caviglie strette e bloccate con maestria con dei nastri di raso di colore nero alla testiera di quell�enorme letto.Tutti questi depravati, impudichi e lascivi pensieri di pura dominazione e di limpido dominio, affollavano contemporaneamente la mente di Patrizio scompigliandolo e facendolo eccitare a dismisura. In quel preciso istante, invero, Patrizio si osservò nello specchietto retrovisore all�interno della sua automobile scimmiottando la faccia che ricordava d�avere, quando loro due nascosti nell�atrio di quell�antico palazzo signorile presso la zia di Ramona avevano incollato tempo addietro ghiottamente le loro lingue. Le sue labbra morbide e nessun imbarazzo, giacché era un�intimità percepita e riconosciuta come atavica, familiare, la piena confidenza e la totale ...
... padronanza con ogni parte del suo corpo e quella nuova apertura e comprensione per quell�inaspettata coscienza di tutto quanto non aveva ancora capito di sé. Le sue mani dopo aver misurato ponderando ogni centimetro, erano abilmente scese impudenti e spudorate fra le gambe, rubandogli un orgasmo incontrollato e intenso, un�emozione mai colta né provata finora nella vita. E poi giù a ridere, cercando di correre via insieme come due bambini, per il fatto che avevano completamente ignorato sottovalutando che si potesse semplicemente ancora compiere quel gesto candido e genuino dell�amata e dell�ormai distante infanzia.Quella strada era familiare, l�abituale parcheggio, il fiato che diveniva man mano più gravoso, lui aveva utilizzato l�ascensore, perché d�improvviso aveva iniziato già a spogliarsi nel corridoio dell�albergo, aveva richiuso la porta a chiave, tutti fuori, soltanto loro due all�interno. Ramona affondava frattanto i suoi denti nella pelle della schiena di Patrizio, quei piccoli morsi di piacere contro la tensione dei polsi legati stretti, dato che in pratica era entusiasmante e inebriante quella sensazione di dominio, mentre le dita di Ramona penetravano attraversando la fenditura dei suoi glutei e precipitando dentro il suo calore. Ramona lo tastava saggiando e frugando, Patrizio s�apriva a ogni suo gesto e l�implorava ancor di più manifestandole di continuare a masturbarlo giacché quel gesto lo faceva delirare, in seguito Ramona con la mano gli afferrò saldamente il ...