1. L’ubbidienza non richiede corde


    Data: 06/12/2017, Categorie: Etero Autore: single80fe

    Non ho mai amato legare. Non sono bravo con i nodi. Trovo il bondage una grandissima forma d'arte, capace di creare con i corpi costruzioni magnifiche, ed evocare la superiorità dell'uomo sulla natura.
    
    Ma credo che tu debba stare ferma senza corde. Posso usare dei giochi, ma la tua ubbidienza deve sorpassare i giocattoli.
    
    Sei lì da due ore, nuda. Sdraiata a letto, con l'ordine di non muoverti.
    
    La coppia che ho invitato a casa sta giocando di fianco a te, da un'ora.
    
    Li guardi e li annusi: li hai visti godersi con la bocca, con le mani, scopando lentamente e furiosamente.
    
    Quando gli viene in bocca le sei talmente vicina che praticamente ti bagna. Senti l'odore della sborra calda.
    
    Io ti ho guardata, per un'ora, nel mio gessato moderno.
    
    Completamente vestito. Tu, completamente nuda.
    
    Ora sono spossati, i due. E vogliono godersi lo spettacolo. Mi lasciano il letto, siedono davanti a noi.
    
    Sai che non devi muoverti, a meno che non te lo dica. Lo sai, ragazzina.
    
    Mi hai fatto esplodere con il tuo countdown, qualche giorno fa. Ti ho promesso che ti avrei reso il favore.
    
    E infatti, eccoci qui.
    
    Muori dalla voglia di toccarti, ma non puoi. La lei di coppia, stremata di orgasmi, ti sta toccando la figa ancora bagnata con il frustino, il tuo frustino, il mio frustino.
    
    Non puoi toccarti, ma la mia mano percorre lentissima le tue gambe.
    
    Parto dai piedi, e non guardo il tuo corpo, ma solo i tuoi occhi. La mia mano percorre tutto il tuo corpo, i ...
    ... polpacci, le ginocchia, le cosce, l'interno, le labbra, la clitoride gonfia e bagnata, l'ombelico e arriva al seno con le dita ancora umide.
    
    Si stanno asciugando e le avvicino alla tua bocca. Stai ferma. Le bagno io.
    
    Resti immobile mentre le mie dita entrano tra le tue labbra e cercano la tua lingua. Ci gioco, fremi, nella testa e nel corpo, lo sento.
    
    Non resisti, le avvolgi come se fossero il mio uccello. Sai che la mia erezione cresce, ma hai tradito la mia fiducia.
    
    Quasi non ho bisogno di parlarti, sai cosa ti aspetta.
    
    - A 4 zampe.
    
    Ti metti in posizione, devo ammetterlo, sei perfetta.
    
    Guardo la lei di coppia: sorride. Mi allunga il frustino. È un movimento dinamico, dalla sua mano al tuo culo.
    
    Il colpo forte, secco, deciso sulla tua natiche che si arrossa istantaneamente, mentre ti parte un grido secco.
    
    - Conta.
    
    - Uno, dici.
    
    Il secondo colpo sull'altra natica. Ancora più forte. Gridi.
    
    - Due
    
    Al terzo colpi i tuoi umori bagnano la verga. Ti faccio leccare quel frustino da equitazione, mentre le mie mani carezzevoli alleviano il dolore sul tuo culo.
    
    Due dita ti entrano dentro, premendo sul punto g, con una facilità disarmante.
    
    - Apri la bocca. Ma resta immobile.
    
    Libero l'uccello dai pantaloni, faccio scivolare il mio cazzo duro tra le tue labbra, fino alla gola, che vedo gonfiarsi.
    
    Le lacrime riempiono gli occhi, la tua saliva mi cola fino alle palle, mi bagni il vestito.
    
    - Vieni qui, dico alla lei di coppia. - Mi ha bagnato. ...
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