1. Mohamed e gli altri - parte 4


    Data: 26/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: cumonface

    ... farmi sfondare meglio. Youssef fece cadere un abbondante rivolo di saliva dalla sua bocca direttamente sulle sue dita, e poi riprese a giocare duro col mio culo, come se già non fosse abbastanza provato. “Lo so io di cosa hai bisogno tu! Due cazzi in culo, che ti scopano senza pietà.” – e mentre diceva questo, infilò anche le dita dell’altra mano. – “Le senti? Brava! Godi! So come far godere le puttane come te! E tu sei la mia nuova puttana, capito?”. Non so quanto durò quel gioco. Credo tantissimo. Ero quasi distrutto. Youssef continuava a scoparmi il culo con le dita. Una vera e propria furia!
    
    “Guarda che culo rotto!” – disse sfilando le dita e allargandomi le cosce. “allargati da sola le chiappe con le mani!”. Obbedì e lui potè ammirare il mio buco enorme. Fece colare la saliva proprio dritta nel buco e poi ….altra saliva. “Adesso mettiti a terra, a quattro zampe e continua ad allargarti le chiappe” – mi ordinò di fare. “Bravissima! Apri il culo! Fammi vedere quanto sei cagna! Così! Brava la mia puttanella! Abbassa la testa e tieni su il culo! Brava! Ferma così”. Ero immobile come mi aveva detto di stare. Lo sentivo dietro di me, ma nulla più.
    
    “Allarga di più, troia! Stai giù con la testa e alza quel culo da vacca!”
    
    Feci come voleva lui….
    
    L’istante dopo … cominciai a sentire un caldo piacere diretto proprio dentro il buco del culo. Fu una sensazione bellissima, perché forse neppure me l’aspettavo!
    
    “Guarda la mia puttana che si gode il piscio del suo ...
    ... maschio! Brava! …. La prossima volta te la faccio bere! Hai capito?!? – mi diceva mentre ancora se lo sgrullava.
    
    Io feci di sì con la testa. Youssef venne dalla mia parte, coi pantaloni della tuta ancora calati e mi piantò il cazzo in bocca: “Lavalo per bene, ché devo andare in palestra! Pulisci da brava cagnetta!”
    
    Io non mi feci pregare e presi a leccarglielo da brava puttanella obbediente.
    
    “Basta, ché sennò me lo fai ridiventare dritto e poi sono cazzi tuoi!”
    
    Youssef si rimise l’uccello apposto, finì di rivestirsi e, poco prima di lasciare la stanza, mi disse:
    
    “Rimetti tutto in ordine, lava e pulisci!. Non vorrai mica far trovare a Mohamed tutto questo casino? Non penso che a lui possa fare tanto piacere!”
    
    Aveva ragione! C’era da rimettere apposto ogni cosa: soprattutto eliminare tutte le tracce più sospette. Una sola traccia mi sarebbe stata difficile eliminare entro sera: il buco del culo, sfondato in lungo e in largo.
    
    “Stasera non torno a dormire. Rimango a dormire da una puttanella come te!” – mi disse Youssef.
    
    “Ah ! Hai una fidanzata allora?!?” – chiesi curiosando.
    
    “E chi ti ha detto che è la mia fidanzata? Ho detto solo che è una troia. Una come te … a cui piace il cazzo marocchino e che si fa scopare quando il marito non c’è!” – fu la sua risposta secca – “ma lei niente culo!”
    
    “Cioè?” – feci io
    
    “Lei solo figa. Culo dice che fa male. Hai capito?”
    
    “E quand’è così, tu come fai?!?” – esclamai io con malizia.
    
    “Nessun problema. Mi scopo il ...