Vanessa - Racconti Erotici

Vanessa

Vanessa percorreva il breve tratto di strada che conduce al liceo Fermi, la sua scuola, osservando sempre con attenzione le vetrine dei negozi. Negli ultimi cinque anni ha studiato ogni più piccolo cambiamento che avveniva al loro interno con l�avvicendarsi delle stagioni, delle mode, delle gestioni. Ogni vetrina diceva tutto della personalità di chi gestiva l�attività. Se era un uomo, se era una una donna, se era un dipendente o il proprietario ad occuparsene. Se ne accorgeva da tanti piccoli particolari e poi entrava per verificare. Ormai era diventata quasi infallibile la piccola Vanessa.Scommetteva con se stessa e vinceva quasi sempre.Specchiandosi nelle vetrine aveva visto cambiare, giorno dopo giorno, anche la sua figura di adolescente. Ora &egrave molto diversa da quando &egrave arrivata al primo anno. E si sente diversa. Le gambe nascoste nel jeans, diventato sempre un poco più stretto, si sono allungate notevolmente, le caviglie sottili spiccano nude prima delle immancabili scarpette da tennis.La felpa leggera larga copre il corpo e il sedere a nascondere una femminilità timida e fianchi che lei vedeva sempre troppo larghi.Finalmente aveva strappato ai suoi genitori particolarmente all�antica il permesso di andare in gita scolastica all�estero e per questo si sentiva euforica ed emozionata.Con orgoglio quel giorno avrebbe quel giorno consegnato nelle mani della professoressa la sua quota di partecipazione uscendo dal gruppo delle sfigate che rimanevano sempre a ...

... casa.Vanessa amava viaggiare. Ma lo faceva solo con la fantasia. Guardando la televisione.Ora avrebbe potuto viaggiare davvero, per la prima volta.Aveva messo da parte dei soldi per la gita dall�inizio dell�anno. Ma non erano bastati ed era dovuta ricorrere ad un finanziamento paterno extra. Essere magiorenni e non essere autonomi finanziariamente &egrave un problema soprattutto se si vuole vivere liberamente senza i vincoli dei familiari.Soprattutto in questo momento di crisi maledetta che restringe le già ristrette finanze familiari.Lei faceva qualche servizio per una signora benestante, la signora Tina, sempre molto elegante, che abitava nel suo palazzo, un piano sotto al suo, che era per lei come una zia, e questo le garantiva un minimo di risorse per non pesare troppo sulla famiglia.Con le due amiche del cuore Luana e Fabiana andarono a portare i soldi con l�autorizzazione firmata dai genitori, anche se ormai erano tutte e tre maggiorenni, ma il preside era stato inflessibile � anche i maggiorenni la dovevano portare�.Mancavano 8 giorni alla partenza e lei si voleva preparare al meglio.Aveva bisogno anche della valigia oltre a tutto quello che ci andava dentro.Nn poteva però comprare tutto, sarebbe costato troppo.Decise così di rivolgersi alla signora Tina che era una donna di mondo e forse le avrebbe dato una mano.Tornando a casa diede fondo alle sue riserve comprando una magliettina �che proprio non poteva mancare nel suo corredino�.Davanti alla tastiera dell�ascensore ...