1. Autocompiacimento


    Data: 06/12/2017, Categorie: Sensazioni Etero Dominazione / BDSM Autore: dominus_furens, Fonte: RaccontiMilu

    Mi compiaccio di me stesso � sprofondato nella comoda poltrona di pelle mentre sorseggio un Jameson �dello spettacolo che ho creato innanzi a me.Sei completamente nuda, con gli occhi bendati da una fascia di seta nera e il tuo sesso esposto dalla posizione in cui ti ho costretto. Un�opera semplice ma efficace: una barra metallica, a cui ho fissato i tuoi polsi mentre mugolavi di piacere, bendata ed eccitata dalla nuova esperienza, con le ginocchia piegate su di essa in una posizione tanto innaturale quanto eccitante, che ti lascia completamente in mia balia, con i tuoi orifizi esposti e allargati: in una parola, disponibili.Ti ho lasciato così immobilizzata per un tempo indefinito sia per me che per te. Io rilassato, appagato dell�opera d�arte di carne che ho plasmato. Tu � invece � tesa, via via più stanca per la posizione e al contempo più eccitata, con i sensi acuiti alla ricerca di un dettaglio che potesse farti capire quali fossero le mie intenzioni e il sesso ancora umido d�eccitazione per le dita che vi avevo infilato senza pudore da sotto la gonna, mentre il tram ci riportava da me.Ma anche l�autocompiacimento non è un piacere infinito, e così abbandono il bicchiere semivuoto posandolo dalla mano al tavolo e avvicinandomi silenziosamente a te.Il sibilio dell�aria, poi il tonfo sordo della mano sulla tua natica. Il sibilo della pelle che si tocca per un istante e il pallore che si arrossa immediatamente. Ma soprattutto il sibilo del tuo respiro che si trasforma ...
    ... improvvisamente in urlo stupito, musica per le mie orecchie.Un tempo interminabile scorre nel silenzio, quei pochi secondi prima che ti colpisca sul fianco l�altra natica ben esposta, arrossata immediatamente dalla durezza del dorso della mia mano. L�odore di sesso che impregna la stanza è la più lampante dimostrazione che anche questo mio contatto non fa altro che eccitarti. Forse vorresti essere scopata così, presa con foga e rozzezza, ma non è questa la mia intenzione, non ho alcuna intenzione di abbassare a una insulsa volgarità l�incontro dei corpi dopo l�attesa, il piacere acuito dall�averti reso impossibili alcune percezioni, il desiderio che si trasforma in bramosia di qualcosa di sempre inaspettato.Mentre eravamo a cena � fasciata nel corto vestito nero che avevo scelto per te, per valorizzare i tuoi occhi chiari e le tue chiome bionde che ricadevano soffici sulle spalle nude � mi avevi chiesto ingenuamente perché provassi piacere causando dolore: ho provato a spiegarti con calma, tra una portata e l�altra, che non sono affatto sadico. Lo so, i ripetuti colpi sulle tue natiche ti dolgono: eppure ora la pelle arrossata delle tue natiche ti farebbe pensare diversamente. Eppure le carezze con cui tocco ora dove prima colpivo senza remore ti fanno mugolare di piacere, non è solo la tua bocca socchiusa che me lo dice, e neppure la facilità con cui faccio scivolare un dito nel tuo sesso bramoso di ben altro. Sono i dettagli, cherie: i polsi che fremono nel naturale istinto di ...
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