1. Addio al celibato (2)


    Data: 30/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... rivolgendosi a Tony che, nel frattempo, si è messo alle spalle del divano e si mena il cazzo proprio sopra di me.
    
    Alzo un braccio e glielo agguanto. “MMMMMMMMM!!! Quant’è duro!”, gli dico, apprezzandone la condizione, in un attimo che Francesco mi lascia libero di respirare e di parlare. Lo masturbo e intanto subisco gli affondi sempre più penetranti di Paolo. Una mano di Tony si allunga sulla mia rosellina e, con due dita, inizia a strofinarmela sempre più velocemente, aumentando la stimolazione già esagerata del cazzo del suo amico.
    
    In tutto questo non si vede più Knut. Allora, approfitto di uno spiraglio tra i corpi di Francesco e di Paolo per allungare lo sguardo oltre il gruppo del quale sono il centro e lo trovo seduto sulla poltrona a menarsi la minchia, mentre si gode lo spettacolo, paonazzo in volto e, apparentemente, pronto a sborrare da un momento all’altro. Le sue labbra si muovono: “Quanto sei troia!”, sembra dire, tra l’incazzato e l’eccitato. Probabilmente è anche geloso: vorrebbe avermi tutto per sé, ma sa che in presenza di Enrico è escluso che possa fottermi.
    
    All’improvviso, Francesco abbandona le mie labbra e, facendo scorrere la lingua lungo la mia pelle, giù per tutto il corpo, arriva al mio inguine, supera il cazzo e si ferma sopra la mia rosellina piena della mazza di Paolo, dove le dita di Tony continuano a muoversi, adesso inforcando la virilità dello stallone.
    
    Questo triplo massaggio è davvero troppo. “Così io muoio!”, mi lamento, senza ...
    ... molta convinzione. Giro il capo verso sinistra e vedo Enrico ansimante che sbatte come un ossesso il troione, mentre mi osserva godere. Una sua mano si allunga e si posa sul mio petto: con pollice e indice mi stringe un capezzolo e lo strizza e lo tira facendomi male. Il mio busto si solleva per affievolire la tortura del gigantone, ma le mie gambe cominciano a vibrare. Il mio sguardo cerca di nuovo Knut che, ancora seduto a masturbarsi, annuisce nella mia direzione, esortandomi ad esplodere definitivamente. Allora, una spinta mi parte dal bassoventre, il mio sfintere si dilata a dismisura e Paolo mi precipita dentro completamente. Subito dopo, i miei muscoli interni si stringono intorno alla sua asta e iniziano a pomparla, stimolati dagli spasmi che tutte queste stimolazioni mi provocano.
    
    “Merda, amico! Così io sborro!”, urla il mio stallone.
    
    “Sì, sborra! Ma fuori… fuori…!”, gli chiede Francesco, pronto a bocca spalancata a ricevere il suo sperma. Quindi, Paolo estrae la verga dalle mie viscere, si mena un po’ e poi un fiotto abbondante va a lordare il viso del troione, che raccoglie tutto con una mano che poi si ripulisce con la lingua.
    
    “Spòstati!”, ordina Tony a Paolo, che rapido scende dal divano e cede il posto al suo amico tra le mie cosce. Il secondo stallone infila con maestria il suo cazzone nel mio sfintere e mi sollecita ulteriori spasmi, prolungati dallo stantuffo intenso che mi pratica dentro. “Lèvati!”, comanda poi a Francesco, spingendolo via. Quindi, ...
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