1. Culo a nord-est (capitolo 3)


    Data: 02/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: andre_u

    ... entrano entrambi in un angusto spogliatoio.
    
    Marco si rende conto che qualsiasi persona, guardando sotto i pannelli dello spogliatoio, potrebbe vedere che ci sono 4 piedi invece che 2. Quindi sale in piedi sulla panchina e dà le spalle a Maurizio. Marco ama dare le spalle agli uomini! Soprattutto quando sa di avere il loro sguardo incollato al suo culo. Quindi si abbassa lentamente il costume e offre a Maurizio il suo spettacolo preferito: le chiappe bagnate, con l'acqua che continua a gocciolare dai capelli ricci attraverso la spina dorsale fino ad insinuarsi tra in mezzo tra quelle due sfere tonde.
    
    Stando in piedi sulla panchina, Marco sussurra a Maurizio "baciami". E poi osserva la sua reazione confusa, quando il suo istinto è di avvicinarsi alla sua faccia, magari salendo anche lui sulla panchina. Ma viene subito interrotto da Marco "non in bocca, scemo! Intendevo che devi baciarmi il culo! haha", ridendo, come se fosse ovvio.
    
    Ora, se c'è una cosa che Maurizio ama fare e sa fare bene, è mangiare un culo. "Rimming", in inglese, che a volte può sfociare in "facesitting", sedersi sulla faccia. Non in questo caso, però Maurizio non se lo fa ripetere due volte. Affonda direttamente la faccia in quel culo che ha desiderato per mesi, afferrando le chiappe con le mani e separandole.
    
    Quel buco bello strettino, perfettamente liscio e un po' scuro, sembra fatto per essere scopato. Maurizio non perde tempo e ci poggia la lingua, spingendo e cercando di penetrarlo prima ...
    ... con delicatezza, poi con tutta la forza della sua lingua. Maurizio è innamorato di quel buchino, che ha già penetrato con un dito il giorno precedente e che sta rilassandosi sotto il massaggio della sua lingua.
    
    Maurizio ha un sentimento misto nei confronti di quel culo. Da un lato vorrebbe incularlo dolcemente, abbracciando Marco e coccolandolo, proteggendolo e gustandosi tutta la sensazione di forza e potere dell'essere dentro di lui, finalmente. Ma c'è anche una parte di lui che vorrebbe incularlo con forza, fargli male al culo, trattarlo male. Punirlo per averlo fatto aspettare ma soprattutto punirlo perché è così bello, attraente, sfrontato e sfacciato, quasi arrogante.
    
    Subito Maurizio si sente un po' in colpa per aver pensato di inculare quel povero ragazzo in maniera violenta. D'altronde in questo momento Marco è in piedi su una panca di legno, faccia contro la parete dello spogliatoio e col culo sporto in fuori, solamente per poter farglielo assaggiare: un po' di gratitudine è dovuta!
    
    Però Maurizio viene riportato alla realtà quando Marco, una volta rilassato per bene il suo buchino, gli sussurra "ehi tu, corri a prendere dei preservativi!".
    
    E rimane pietrificato. Viene trafitto dalla consapevolezza, dalla ragionevole certezza di non avere con sé dei preservativi.
    
    "Io... io non ce li ho!" balbetta, e maledice sé stesso e tutti i santi e le madonne da bravo friulano. Come ha potuto fare un errore così banale?
    
    "Ah cazzo... Che peccato... Purtroppo non lo ...