L'iniziazione della slave (capitolo 1)
Data: 07/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: MCMLXVII, Fonte: Annunci69
... forte.
Nonostante ne avessero parlato a lungo, alla vista del contratto aveva iniziato a sentirsi stranamente agitata... ed essere lì, in quella stanza quasi sigillata, non faceva che contribuire alla sua agitazione.
Quel pensiero l'aveva fatta distrarre un attimo. Quando i suoi occhi tornarono su di lui, vide che stava posando sulla sedia alcuni oggetti.
Una benda per gli occhi... una specie di passamontagna nel quale lei riusciva a vedere una sola apertura all'altezza della bocca... un frustino... largo... di colore rosso...
e un paio di bracciali di pelle tenuti insieme da una catenella.
Finalmente lui si girò verso di lei. "Togliti tutti i gioielli che hai addosso: orologio, bracciali, collane, ecc." le disse.
Lei annuì, si tolse ciò che lui le aveva chiesto e posò gli oggetti sul tavolo.
"Mentre vado a lavarmi le mani rileggi ATTENTAMENTE il contratto" disse lui con tono severo mentre si stava dirigendo verso il bagno.
Quando sentì scorrere l'acqua del lavandino, lei prese il contratto in mano e lo rilesse.
Lo conosceva quasi a memoria perché ne avevano già discusso molte volte nelle loro chiacchierate via mail.
Rispetto all'ultima versione che aveva avuto la possibilità di leggere, lui aveva fatto qualche piccola modifica alla forma.
La sostanza, invece, era esattamente quella che avevano concordato insieme, compresi i limiti richiesti dalla slave.
"Sei ancora convinta di volerlo firmare?"
Lei non si era accorta che lui era tornato ...
... nella stanza e quella voce improvvisa la fece sobbalzare di nuovo.
"Ti è chiaro che, dal momento in cui firmi, accetti di essere un oggetto che posso usare come voglio per il MIO piacere?"
Via chat gli avrebbe risposto "Sì, mi è chiaro e ne sono assolutamente convinta!", ma in quel momento aveva la gola secca e non riuscì a parlare. Si limitò ad annuire.
"Ok, allora firmalo" le disse lui.
"All'inizio del contratto, nello spazio libero, scrivi il tuo nome e cognome. Alla fine invece scrivi il tuo nome da slave e poi firmi lì sotto."
Lei prese la penna, scrisse sul contratto il suo vero nome, poi quello da slave (che lui le aveva già assegnato da molti giorni) e poi firmò alla fine del foglio.
Girandosi, vide che lui si era seduto sulla sedia e aveva in mano la benda e il passamontagna.
"Vieni qui e inginocchiati ad un passo di distanza dalla sedia. Rivolta verso di me."
La sua voce era diventata più autoritaria e lei eseguì subito il comando che le era stato dato.
Lui le porse i due oggetti che aveva in mano.
"Prendili e mettiteli. Prima la benda e poi, sopra, il passamontagna.
Lei eseguì anche questo secondo ordine senza parlare.
Il buio più completo l'avvolse. Nello stesso momento in cui spariva anche l'ultimo spiraglio di luce, il cuore le iniziò a battere così forte che lo sentiva rimbombare nella testa.
Lei non poteva più vedere nulla di ciò che le stava accadendo intorno e quindi lui si tolse gli occhiali da sole e la maschera e li ...