Katia e la madre - Racconti Erotici

Katia e la madre

... sdraiarsi a bordo piscina.

Trovai un fazzoletto per pulirimi meglio quando sentii una voce: " cavolo non faccio a tempo ad allontanarmi che già ti sei fatto spompinare?"

"bea, non dirmi che hai visto?"

" sono arrivata quasi alla fine, ma di là si sentivano strani rumori. Sei soddisfatto?"

"No, avrei voluto sborrare in bocca a te, troia" non so che mi era preso e da dove mi erano uscite queste parole.

"dai qua cretino che ti pulisco io"

mi riabbassò il costume e con la lingua prese a pulirmi i residui di sborra leccandomi fino sotto le palle.

In men che non si dica il mio cazzo era nuovamente duro.

"Bea fatti scopare, ti prego"

"ma sei un maiale...ancora? non sei stanco?

cosi dicendo, diede uno sguardo al marito il quale, ignaro di tutto, stava continuando vedere i mondiali.

Si rigirò, si abbassò il costume e mi fece segno di "rientrare"

presi nuovamente a montarla, sempre piu forte. Volevo romperle la fica e non solo.

Infatti, non contento, inumidii il buchetto del culone, sfilai il cazzo dalla fica e....con un colpo solo, glielo infilai nel sedere.

"oddioo" esclamò ...

... tappandosi la bocca.

"che cazzo fai, mi fai male cosi idiota" subito mi disse girandosi verso di me.

"zitta troia, controlla tuo marito mentre ti scasso il culo"

presi a scoparla come un indemoniato. Il suo culo si allargava sempre piu. Cercai di infilarglielo tutto, fin soprale palle.

"mi stao facendo male, come se stesse nell'intestino"

"ahhhh siii Bea, ti sto inculando alla grande. mi ecciti, ti desidero troppo"

Diedi altri colpi violenti al suo culo fin quando, esausto, lo sfilai e le sborrai su tutta la schiena.

Improvvisamente, qualche rivoletto di sangue stava colendo giu per le sue gambe. La sentivo sofferente.

Si toccava il buchetto ed imprecava sotto voce.

"mi hai distrutto, mi hai fatto troppo male...ma ho goduto credimi"

"anche io Bea, ti desidero...ti voglio sempre"

Ci baciammo con molta passione. La stringevo tra le mie braccia mentre dal suo culo continuava a acolare sangue.

Ci stringemmo fin quando non sentimmo il marito muoversi la divano. Cosi ci risistemammo e mentre lei usciva dalla cucina io mi portai verso la porta per ragiungere la mia fidanzata, ormai esausto..