1. L'università fuori sede (3)


    Data: 05/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: Pensionato, Fonte: EroticiRacconti

    ... insinuai dentro rimanendo colpita dalla morbidezza delle pareti; Anto strinse le gambe imprigionandomi la mano ed al tempo stesso inarcò le reni ad invitarmi a penetrarla ancora di più; inserii il terzo poi il quarto dito ed infine tutta la mano scomparve dentro la sua figa; mi prese il polso con due mano, allargò le gambe e cominciò un oscena danza intorno alla mia mano che stava perdendo sensibilità, considerato gli umori che la stavano bagnando, finchè sentii che la sua figa si contraeva segno che eravamo arrivate all'orgasmo; piano piano la tolsi da quella posizione e gliela posi sopra la bocca, facendole cadere sulle labbra gocce del suo piacere, si affrettò a leccare ed ingoiare; si girò e si mise sopra di me, non pesava molto, ma era calda, le passai la coscia in mezzo alle sue e la ritirai con un striscia di umido; Anto si getto sui miei seni, mordicchio i capezzoli ritti per il desiderio e scese verso la mia figa: dopo avermi ripulito con la lingua ed il viso la coscia ricca dei suoi umori, risalì e prese a leccarmi la figa, cercando di penetrarmi con colpi veloci di lingua, ma non si fermò lì, ma scese ancora prendendo possesso del mio buchino rugoso, ansimando per il piacere, i suoi sospiri si mischiavano con i miei; introdusse nell'ano due dita che iniziarono una esplorazione molto approfondita, mentre passava con la lingua dalla figa al culo senza soluzione di continuità. Non mi trattenni più e le scaricai tutti i miei umori in bocca, ma Anto seguitò a penetrarmi ...
    ... il culo sempre più velocemente, mentre con l'altra mano mi sculacciava, facendomi provare un piacere indicibile: mi assalì un nuovo orgasmo i miei buchi pulsavano, dalla figa usciva un fiume ininterrotto di liquidi trasparenti che le bagnavano il volto; non potevo restare così anch'io volevo darle piacere: le sfilai le dita dal mio culo, le leccai avidamente, mi alzai e presi in bagno un dildo di circa venti centimetri che mi permise di penetrarla contemporaneamente nella figa e nel culo; Anto non stava ferma, si agitava, si inarcava, con le mani si straziava il seno, finchè non la baciai ed ottenni di colpo che si calmasse; allora potei iniziare un lavorio nella sua figa e nel suo culo che dopo poco le procurò l'ennesimo orgasmo: il dildo non riusciva a tappare perfettamente per cui dai lati uscivano umori che scorrevano lungo il finto-cazzo ed arrivavano al suo buchetto, dove li raccoglievo in bocca e li ingoiavo. Proseguimmo con questi giochi, ci penetrammo contemporaneamente l'un l'altra prima la figa e poi il culo, fino ad abbandonarci ansimanti e sudate, mano nella mano, a gambe larghe perchè i nostri genitali si raffreddassero un poco. E così ci addormentammo per risvegliarci al mattino dopo abbracciate con i raggi del sole che carezzavano i nostri fianchi nudi. Per fortuna era domenica ed non avevamo impegni, per cui restammo ancora a letto scambiandoci dei baci e delle carezze (è questo che vorremmo dai maschi!); ci alzammo facemmo la doccia insieme e una abbondante ...