1. Un triangolo… insolito


    Data: 08/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Tony11, Fonte: Annunci69

    ... in tiro, e con Lucia già in linea che voleva sapere man mano tutti i particolari, oltre che ascoltare.
    
    Silvana aprì la portiera della vettura, si inchinò, vide il ‘compare’, mi rivolse uno sguardo carico di eros e poi si attaccò a me in un bacio lungo ed appassionato, dicendomi prima: “Che maialone sei, non cambi mai!”
    
    “Spostiamoci” le dissi appena ripresi fiato “in un posto più sicuro, qui passa troppa gente e con le intenzioni che ho, rischiamo grosso”.
    
    “Va bene, ma sappi che farò il tragitto con il tuo pisello in bocca”.
    
    Detto fatto. Lasciata la strada principale, ci avviammo verso un luogo più tranquillo, con lei che non staccava la bocca da ‘un cazzo da grandi occasioni’.
    
    Io guidavo con una mano, l'altra si era intrufolata in mezzo alle sue cosce, che in breve tempo presero a grondare. Naturalmente avevamo tutti e due i telefoni in vivavoce in modo che, come stabilito, suo marito e la mia amica potessero sentire tutto.
    
    Poche centinaia di metri dopo, percorse per sicurezza quasi a passo d’uomo -e che al momento mi sembrarono decine di chilometri- trovammo il posto adatto, a ridosso di un casolare abbandonato.
    
    Ci fermammo. Visto che la temperatura era ancora gradevole ed il posto ormai senza
    
    più traffico (ci aveva sorpassato soltanto un camion pochi minuti prima) uscii dall’auto, feci mezzo giro, la presi per mano, l’appoggiai sul cofano e, tolto il perizoma, senza tanti complimenti cominciai a scoparla a pecorina, non prima di aver poggiato i ...
    ... cellulari sul parabrezza.
    
    Un godimento ‘selvaggio’ da parte di entrambi, condito dai suoi mugolii eccitati ed eccitanti, anche quando, dopo un paio di sculacciate ben assestate e graditissime (lo sapevo) le ordinai di girarsi di fronte per vedere bene il suo viso sconvolto dal piacere.
    
    Conoscendola, sapevo che prima o poi avrebbe chiesto un ‘qualcosa’ a me congeniale, ma volevo che fosse proprio lei a dirmelo: dopo un po', infatti, mi offrì spudoratamente, senza parlare ma girandosi di nuovo con un’occhiata maliziosa, il suo buchetto posteriore.
    
    A quel punto non potevo certo resistere, né deluderla: era già uno spettacolo il solo vederla con quei tacchi dodici seduta sul cofano, mentre gridava di piacere dal ‘davanti’.
    
    Ora il ‘dietro’ reclamava la sua parte.
    
    Nonostante fossimo molto presi da quello che stavamo facendo, ci accorgemmo da un cigolio che l’autista del camion di prima stava entrando un cancello sull’altro lato, ma… si attardava a richiuderlo.
    
    La sorpresa e il relativo timore durarono un solo attimo, visto che il tipo non mostrava l’intenzione di avvicinarsi più di tanto. Iniziò anzi a masturbarsi sul posto, atto che fece aumentare all’ennesima potenza la nostra eccitazione.
    
    Allora, come mi aveva richiesto Silvana con lo sguardo, lo sfilai da davanti e cambiai buco con decisione, dopo averlo umettato a dovere: lei cacciò un piccolo urlo e riprese a gemere ancora più forte, mentre con due dita si stuzzicava forsennatamente il clitoride.
    
    Il quadro ...