1. My daddy


    Data: 09/10/2020, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Come poter iniziare un racconto che mi stà veramente a cuore, non è facile credetemi, ma ci proverò. Tutto è iniziato quando avevo 16 anni, a scuola ho sempre avuto uno strano rapporto con il mio stesso sesso, mentre tutti parlavano di ragazze di figa di seghe, io ero come estraneo, non avevo particolari erezioni, ne interesse per il sesso femminile, ma nemmeno ero attratto da quello maschile, era come se fossi in un limbo. I mie compagni, sfoggiavano, nelle docce cazzi di svariate grossezze e consistenze, e alcuni, i più svegli, spesso si masturbavano e sborravano davanti a tutti, e io poi a casa, provavo a farlo, ma con risultati, spesso avvilenti, se riuscivo a farlo indurire, non emettevo che poche gocce di sperma, e così, evitavo di ripetere l'operazione. Poi alla soglia dei diciassette anni, il cambiamento della mia vita, a volte frequentavo, un bar vicino a casa, e come tutti gli adolescenti, andavo a giocare al flipper, e ci passavo a volte il pomeriggio, e un bel giorno, eravamo solo io e io propretario, un uomo meridionale, sui sess'antanni, e iniziò a chiacchierare con mè, e poi, dopo alcune partite, ero rimasto senza soldi, non potevo di certo andare a chiederli a casa, era la mia paghetta ed era finita, quindi dovevo attendere fino a sabato, e fù lì, che lui gentilmente mi disse che se volevo, poteva provvedere lui a darmeli, in cambio di un piccolo favore, un gioco per di più, e mise parecchie monete sul bancone, le guardai, e accidenti, ci avrei giocato per ...
    ... due giorni, e chiesi cosa dovevo fare, vidi un bagliore nei suoi occhi, seguimi mi disse. Andammo nel locale adiacente, mi guardò e mi disse, dovrà rimanere un nostro segreto, e tu giocherai sempre gratis si ripeteremo il giochino, e un attimo dopo si abassò i pantaloni, ed estrasse il suo enorme cazzo, ancora più grande di quello dei miei compagni, che credevo fossero giganti, atterrito e imbarazzato chiesi cosa stesse succedendo, lo vedi? mi disse lui, fammi una sega e avrai i soldi per il flipper, rimasi alcuni attimi bloccato, ma poi lo afferrai, e iniziai una timida sega, ma dopo pochi minuti, presi il ritmo, mi piaceva tenerlo in mano, era caldo duro, ogni attimo che passava mi piaceva sempre più, e così pochi minuti dopo lo feci sborrare, schizzò una serie di getti copiosi, a una discreta distanza, e poi si ripulì e mi diede i soldi. Giocai per tutto il pomeriggio, e così il giorno dopo mi ripresentai senza danaro, lui lo capì, e prese una manciata di monete e si diresse nello sgabuzzino, e ripetei la sega, e la cosa continuò per circa una settimana, i soldi li lasciavo apposta a casa per poterlo masturbare, poi un bel giorno, mi disse, leccalo, e così, per la prima volta leccai e succhiai un cazzo, fù stupendo, poi ad un tratto mi disse, se bevi, ti meriti una bibita gratis tutti i giorni, e così feci il mio primo pompino con ingoio, bevvi tutta la sua sborra, era gustosa, e così, divenni una pompinara da urlo. Passarono le settimane, e qualcuno si accorse delle nostre ...
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