1. My daddy


    Data: 09/10/2020, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    ... strane manovre, e così, un bel giorno, Antonio il proprietario mi presentò un cliente, e mi disse se volevo fare a lui lo stesso servizio, e il tipo mi porse mille lire, accidenti, accettai, e così, feci la mia prima marchetta, lo segai e poi lo spompinai, senza bere però, e ne fù felice, in breve, ebbi na decina di clienti da soddisfare, e iniziai a contare del danaro, non ci credevo. Poi un bel giorno, Antonio mi chiese se ero disposto a indossare intimo vestiti e scarpe da femmina per il periodo che restavo a bar, e una volta accettato, mi aiutò una donna del palazzo, e sotto alle sue cure, divenni una bella ragazzina, e così, gironzolavo per il bar, sedendomi sulle ginocchia dei vari zii, facendoli godere mentre giocavano a carte o nello sgabuzzino. Poi un bel giorno, Antonio mi disse se volevo di più, se volevo godere come le donne, io ero molto attratta da lui, direi innamorata e chiesi in cosa consistesse, scoparti tesoro, infilarti il mio cazzo nel culetto e farti godere, accettai, non avevo però idea del dolore. E lo provai il dolore eccome, anche se lui cercò di essere gentile e di prepararmi prima, ma il suo cazzo era veramente grosso, ma con pazienza e vari tentativi entrò, mi lacerò, ma mi sverginò, e dopo alcuni giorni ripetemmo l'operazione, e cos', in poche settimane lo ricevevo senza alcun dolore, anzi iniziai a goderne, e cos', per cinquemilalire, ero a disposizione dei clienti, con uso del preservativo, solo Antonio poteva farne a meno, era lui ormai che ...
    ... organizzava la mia vita sessuale, e cos' col passare dei mesi la clientela crebbe, e crebbe anche la tariffa, mi trasferii a casa della signora, e dalle due del pomeriggio, fino alle sei, chi voleva passava dal retro, saliva pagava alla signora e entrava in camera e mi aveva a disposizione per una mezz'ora. I clienti chiedevano prima cosa dovevo fare e come comportarmi, e un bel giorno, la signora mi disse di mettermi il vestitino da bambolina, il reggiseno e gli slip con i pupazzetti, e di aspettare il cliente a pecora, col vestitino sollevato, e leggermente calate le mutandine, mi preparai, e attesi nella penombra della cameretta, poco dopo arrivò, si spogliò, e si avvicinò, e sentii le sue carezze sulle gambe, e poi la sua voce che mi diceva che ero una bambina cattivella e porcella, la voce, caspita la conoscevo eccome, era la voce di mio padre, rimasi atterrita, risposi con una voce in falsetto di sii, e lui iniziò a leccarmi , mi abbassò gli slip e infilò la lingua nel mio buchetto, e poi mi succhiò il pene, non resisto disse, e infilato il preservativo, si appoggiò a mè, e infilò lentamente il suo cazzo, era stupendamente grosso e lungo, lo sentii scivolare dentro, e lo sentii felice, dimmi tesorino quanti anni hai? io risposi diciassette zio, mmm rispose come mio figlio, si mi piace, ti chiamerò con il suo nome, e pronunciò il mio nome, mi sarebbe piaciuto scoparmelo sai, mi sa che è una checca, mm che bella che sei, mm e mi scopava con vigore, si ora girati tesoro che ...