1. La punizione


    Data: 09/10/2020, Categorie: Feticismo Autore: Blue93, Fonte: EroticiRacconti

    ... troppo o forse è talmente stremata dallo sforzo di trattenere, ma dai suoi occhi esce una lacrima che le scivola lungo il viso. Sto per cedere, mi fa tenerezza, la amo, la odio, tutto. "Sono lacrime da coccodrillo quelle", oso dire restando a guardare. Infine, nel silenzio della mia camera, sento il sibilo della sua pisciata esplodere in modo violento, assieme ad un sospiro esasperato. Osservo il getto potente che fuoriesce dalla sua figa rendendo inutile ogni tentativo di fermarlo, perché l'unica cosa che può fare è rovesciare la testa all'indietro e lasciarsi andare. Non ha nemmeno finito di farla quando mi appoggio sopra di lei, intreccio le gambe con le sue fino a toccarle la figa con la mia e inizio una sforbiciata da sedute. Lei non può muoversi a causa delle manette quindi sono solo io a cavalcarla, a scoparla sentendo il bagnato della sua pipì a contatto col mio corpo. E così vengo, vengo gemendo e piangendo, perché non posso trattenermi. "Non piangere..." prova a dire con la poca voce che le è rimasta, e io mi ricompongo non appena il mio orgasmo finisce. Le slego i polsi per un momento e la costringo a mettersi a 90 gradi sul letto, tornando a chiudere le manette lasciando le mani sopra la testa, poi so esattamente cosa fare. Infilo due dita nella sua vagina, come piace a lei, come faccio di solito per farla venire, e inizio a scoparla. Uno, due, tre, quattro colpi, una serie ritmica e poi, proprio quando sento la sua figa stringermi, tolgo la mano osservando la sua ...
    ... espressione. "Continua...sto venendo...". "No". "Cosa...?", la sua voce è ridotta ad un sussurro. "Ti nego l'orgasmo". Ha gli occhi socchiusi per il piacere e capisco che le doveva mancare davvero poco per venire. "Perché? Dai...sto per venire...". Mi afferra la mano e prova a riportarla dove vuole, ma io la ritraggo. "Vattene a casa adesso". "Vai a lavarti, non fare cose che non sei autorizzata a fare e poi vai a casa". Per non darmi soddisfazione fa un sorriso appena accennato, un sorriso carico di imbarazzo e vergogna, come è giusto che sia, ed infine si avvia verso il bagno. Ovviamente la seguo a ruota. Si siede sul water. "Cosa fai?". "Pipì". "Non te la sei forse appena fatta addosso?". Faccio appena in tempo a finire la frase che già sento il getto schiantarsi contro il wc, forse non l'aveva fatta tutta o forse le mie dita l'hanno stimolata nuovamente. Quando finisce noto che si sofferma con la carta a pulire una notevole quantità di liquido trasparente, è eccitata, e il suo clitoride è visibile anche dalla mia posizione. Si lava mentre io controllo che non faccia qualcosa di sbagliato, si riveste, ed infine la riaccompagno alla porta. "Non mi saluti?", chiede come facciamo sempre quando ci congediamo. Non resisto e le prendo il viso fra le mani baciandola sulla bocca, è l'ultima volta, lo so. La lascio andare, consapevole di ciò che succederà dopo. Salirà in macchina, si guarderà intorno controllando che non ci sia nessuno nella via, poi si infilerà una mano dentro le ...