1. Il regalo


    Data: 10/10/2020, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    ... settimo celo, erano stupendi, e lui di più, chiesi spiegazioni, e lui mi disse di essere da sempre una travestita, che anche dopo aver conosciuto mamma ha continuato, e che prima di più, e ora meno, aveva sempre professato la vita, era una prostituta a tutti gli effetti, e che io ero stat cercata da loro, ma che non pensavano di avere la fortuna di avermi come sono, poi chiesi a mamma, e lei annuì, e mi disse, che per lei era diverso, che i clienti li riceveva di mattina quando io ero a scuola, o che li raggiungeva nei fine settimana, quando io pensavo lavorasse fuori. Ora disse mamma, oggi proverai le due facce della medaglia, la femmina, e il maschio, e poi se vorrai proverai tu ad essere femmina e poi deciderai cosa fare da grande, e dicendolo, si avvicinò, mi baciò, e mi sfilò l'abitino, e poi scese ai piccoli capezzoli, qui amore fare mettere due bellissime tettine, mi succhiò i capezzoli, e io chiusi gli occhi, le forti mani di mio padre, mi adagiarono sul grande divano della sala, poi mamy, scese, sfilò gli slip, e prese a leccare e a succhiare il mio cazzo, durissimo, e che dopo pochi movimenti, sborrò copiosamente nella sua bocca, e lei bevve. Intanto mio padre aveva estratto il suo pene dagli slip, e lo stava segando lentamente, lo intravidi, era grosso bello svettante, nodoso, con una cappella rossa, intanto mamy, rimise in piedi il mio gingillo, e si stese vicino a mè, ora tesoro baciami , eseguii, la sua lingua mi frullava per la bocca, era paradisiaco, poi mi ...
    ... staccai e iniziai a succhiare i suoi capezzoli, duri come il marmo, in piedi come due soldatini, e me li ricordo bene, li ho succhiati fino ai 7 anni, mi ricordo alla sera si metteva sul divano, e io prima di andare a letto, le aprivo la camicetta, e visto che sapendolo non portava reggiseno, li succhiavo per una decina di minuti, lei sentivo che fremeva di sicuro le procuravo piacere , e poi a nanna. Li succhiai per lungo tempo, poi sentendola contorcersi, scesi alla sua figa, trovai le sue grandi labbra chiuse come un mitile, appena la sfiorai, lei sollevò il bacino, e cominciò ad uscire un denso liquido di piacere, che leccai e bevvi, facendola urlare di piacere. Ad un certo punto mi chiese di scoparla, e da buona imbranata, cercsai di infilare il mio cazzo in lei, ma inesperta sbagliai più volte, lei stizzita. lo afferrò, e io lo spinsi dentro, finalmente ero entrata da dove ero stata generata, nella figa di mia madre, e la pompai con tutta la mia veemenza, per poi riempirla di sborra, e crollare su di lei. Sentivo, il suo petto affannato, salire e scendere, aveva veramente goduto, e molto, ne ero fiera, poi mi baciò, e si alzò, si girò, e mi disse, ora guarda e impara, più avanti lo proverai anche tu, e poi senza di questo non godo veramente, guardai, e vidi mio padre, lasciata la vestaglia di raso, mettersi dietro di lei, in mano aveva un cazzo di proporzioni mostruose, almeno ai miei occhi, ma poi col tempo devo dire che ne ho visti di più grossi, comunque lo appoggiò ...