1. Assemblea d'istituto


    Data: 10/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Drew, Fonte: RaccontiMilu

    Uno sguardo. Un solo e semplice sguardo era bastato per capirsi. Ci ritrovammo lì, senza sapere perché � o forse lo sapevamo bene. Non ci eravamo mai parlati, pur frequentando la stessa scuola. Liceo classico Alighieri, io sezione 4 C lui invece era all�ultimo anno, sezione D. Non c�era mai stato nulla tra di noi, nessuna chiacchierata,né ci salutavamo, ci guardavamo solo. Durante la ricreazione,nei corridoi, era come se io cercassi i suoi occhi e lui i miei e ci fissavamo per qualche secondo , per poi tornare a parlare con i nostri rispettivi amici. Non avevamo il coraggio di avvicinarci l�uno all�altra ma quelle occhiate ci bastavano per capire che c�era qualcosa. Avevo tanto fantasticato su di lui, su come sarebbe stato il nostro primo incontro, su cosa ci saremmo detti. Quel giorno arrivò, inaspettatamente. Era un tipo strano, di una bellezza particolare. Occhi scuri, penetranti, riccioli ribelli di un castano cioccolato, labbra rosa e carnose,mani lunghe, affusolate, alto con un fisico asciutto, come piace a me. Non troppi muscoli, curato nel vestire ma non esageratamente. Sapevo il suo nome, Elia. Era assemblea a scuola quel giorno e non avevo molta voglia di partecipare al dibattito, sono troppo timida per parlare davanti a tutti. Così decisi di fare un giro per la scuola e di andare in biblioteca, in cerca di qualche libro interessante che potesse farmi trascorrere qualche ora in tranquillità. Entrai e lo vidi. Era lì, come se aspettasse il mio arrivo. Lo guardai ...
    ... per qualche istante ma non ebbi il coraggio di entrare, scesi le scale veloce e mi diressi negli spogliatoi della palestra. Sentivo dei passi dietro di me, mi stava seguendo. Arrivati alla porta della palestra, sentii una mano calda stringere il mio polso. Mi girai e vidi i suoi occhi posarsi sul tutto il mio corpo, mi osservavano con un�aria desiderosa, passionale. Io ricambiai lo sguardo: volevamo la stessa cosa. Posò le sue bellissime mani sul mio volto, mi strinse e mi baciò prima dolcemente, poi violentemente. Sentivo la sua lingua e la mia creare un vortice nella nostre bocche, più lo baciavo e più desideravo che facesse altro. Mi prese per i fianchi, aprì la porta dello spogliatoio ed entrammo. Non ci eravamo ancora detti nulla, le parole non servivano. Ci baciammo ancora, ci accarezzavamo, ci toccavamo,ci guardavamo come non avevamo fatto mai prima. Era seduto sulla panca, mi prese e mi mise sopra di lui. Sentivo il suo sesso pulsare sul mio, la sua mano sfiorare le mie gambe, le mie cosce ed andare sempre più su fino a toccare il mio frutto,bagnato e impaziente di accoglierlo. Lo accarezzò un po� dolcemente, poi abbassò i miei leggings, scostò le mie mutandine di pizzo bianche e con estrema naturalezza fece entrare le sue dita dentro di me. Ad ogni suo movimento io sussultavo di piacere, era abile e ci sapeva fare. A poco a poco mi spogliò e rimasi nuda lì davanti a lui. Si avvicinò e iniziò a baciare ogni parte del mio corpo, a leccare i mie capezzoli, il mio collo. ...
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