1. Diario di Paola – giorno 5


    Data: 10/10/2020, Categorie: Esibizionismo Autore: happysun013, Fonte: EroticiRacconti

    Ho imparato a vivere da sola. Più che altro a gestire autonomamente la mia vita e le mie cose, organizzare i miei tempi e i miei svaghi. Ho imparato a essere libera, nel senso di fare ciò che sento di fare, indipendentemente dalle critiche, dalle chiacchiere e dalle mode comuni. La pratica del nudismo come più volte detto, mi ha resa molto più libera e forte rispetto alle mie coetanee e coetanei. Avere coscienza del proprio corpo e delle proprie voglie e saper giungere all’obiettivo di realizzarle, sicuramente non è cosa da poco in un paesino e in una isola come la Sicilia dove da alcune parti, la vicina di casa ti veste “l’abito” e difficilmente riesci a toglierlo. Nonostante questo, me ne sono sempre fregata e ho da sola costruito la mia vita. Sono ormai maggiorenne, qualche esperienza l’ho fatta e vissuto diversi piselli. Da qualche tempo frequento un amico, nulla di che ma molto rispettoso, usciamo insieme, in comitiva e da soli, chiacchiere, scherzi, confidenze. Una bella amicizia. Sappiamo che prima o poi scapperà la scintilla, ma sappiamo di non avere fretta. È bello potere uscire con gli amici e provocarci con gli sguardi, o sotto il tavolo, o ancora stuzzicarlo in auto, ben sapendo che ha l’erezione facile! Mi piace e ci sto bene. Parliamo di sesso, e ne parliamo senza problemi, ci scherziamo, ci confrontiamo, simuliamo giusto per il piacere di rendere leggero l’argomento, ma è tutto un atteggiamento semplice. La prima volta che dalle parole siamo passati ai ...
    ... fatti, eravamo in auto in riva al mare, in una calda mattina di fine giugno. Eravamo in giro in auto, senza nulla da fare: il mare era mosso e sinceramente di stare a casa non ne avevamo proprio voglia. Cominciammo a girare per il paese finchè non ci fermammo i un parcheggio semi abbandonato che si affacciava al mare. Tra una risata e l’altra, la situazione comincia a cambiare, le risate finiscono e i nostri occhi si incrociano sempre di più, lasciando spazio al silenzio. È in quel momento che in maniera più che naturale lo bacio, con tutta la carica di giorni e giorni di voglia repressa. Ci stacchiamo e ridiamo, siamo ancora forse troppo abituati allo scherzo e alle provocazioni per capire che dalle parole siamo passati ai fatti. Riprendiamo a baciarci, di quei baci morbidi e soddisfatti, che si scambiano gli innamorati. Ci guardiamo di nuovo, e quella cosa ci piace. Lui sente caldo e toglie la maglia, non ha un fisico asciuttissimo, ma a me sta bene così; stranamente in un primo momento non lo seguo; non ho fretta, voglio godermi il momento e arrivare con calma. Lo accarezzo e lo massaggio prima di passare a baciarlo sul petto, sul collo, non smettendo mai di accarezzargli le gambe e sfiorare il pisello che so, ed è, già in tiro. Decidiamo di prenderci un attimo di pausa e nel silenzio generale, torniamo con i piedi per terra guardandoci intorno e rendendoci conto che di fatto non siamo così isolati ma in bella vista. Una volta resoci conto della situazione, automaticamente ...
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