1. Un culo a disposizione 1°p


    Data: 11/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... meravigliato, si era eccitato alla vista di quello spettacolo perché pure a lui, anche se ormai gli capitava assai raramente, era sempre piaciuto farsi una bella scopata in un culetto maschile. Infatti era completamente in erezione pure lui.
    
    - “Vengo! Ecco vengo!” disse ad alta voce
    
    - “Si, riempimi tutto. Dai! Dai, vieni!”
    
    Un attimo dopo lo vide spostarsi e, quasi contemporaneamente Lucio si girò e... lo vide.
    
    Preso in contropiede, non riuscì a nascondersi. Lo sguardo dell'anziano dipendente era tra lo stupito e lo spaventato, e rimase come pietrificato, sempre appoggiato, a culo all'aria, sugli scatoloni, a fissarlo. Anche Marco si girò dicendo un “Oh Dio!” prima di piegarsi in avanti per prendere i suoi vestiti che non riuscì a trovare.
    
    Lorenzo si riprese in pochi istanti e si mise immediatamente ad interpretare il ruolo del capo magazzino. Si sporse dal ballatoio verso i due: “Bene, bene... Quindi qui si scopa durante il lavoro”. Non aggiunse altro ma prese la scala a chiocciola e scese. Mentre lo faceva Marco aveva afferrato un paio di pantaloni e se li teneva stretti davanti al sesso mentre Lucio si era messo in piedi e restava immobile, come inerte, con le mani lungo i fianchi e senza neanche cercare di coprirsi.
    
    “E così qui si scopa. Ma pensate che questo sia un bordello? Che qui si può fare il cazzo che si vuole? Adesso si scopa in magazzino? Così... come se fosse la cosa più normale del mondo? Si viene qui e ci si scopa? Ma che cazzo pensavate di ...
    ... fare?”
    
    I due erano basiti. Si avvicinò al più giovane e gli strappò dalle mani i pantaloni, gettandoli lontano e quindi si sedette su uno scatolone davanti a loro.
    
    - “Da quanto va avanti questa porcata?”
    
    Con un filo di voce Lucio sussurrò: “Da sempre”.
    
    - “Che cazzo vuol dire da sempre?” urlò. “Lui è qui da neanche due mesi! Che cazzo vuol dire da sempre?”
    
    - “Lo... lo ho fatto anche con altri.”
    
    - “E lui? Arriva e subito dopo te lo scopi?”
    
    Entrambi, con lo sguardo basso, rimasero zitti.
    
    - “Ma vi rendete conto, cazzo! E adesso cosa devo fare? Cosa devo dire al padrone?”
    
    Lucio si abbassò davanti a lui e prendendogli le mani cominciando a supplicarlo di non farlo licenziarlo: “faccio tutto quello che vuoi... straordinari... non faccio le ferie... vengo prima... vengo quando vuoi... ti prego! Non mi rovinare... Cosa faccio alla mia età...”.
    
    Anche il ragazzo fece la stessa scena e lui fu preso alla sprovvista da questa reazione che non si aspettava minimamente.
    
    Si alzò bruscamente: - “Basta, finitela” replicò in malo modo e aggiunse “vestitevi e andiamo in ufficio”.
    
    Cinque minuti dopo erano in piedi davanti alla sua scrivania.
    
    - “Ma proprio tu, Lucio. Ma sono più di trent'anni che lavori qui. Hai iniziato quando c'era ancora il vecchio padrone. E hai sempre fatto questo! E tu, sei appena arrivato e ti metti a fare il porco. Ma cosa pensavate di fare?”
    
    Lucio abbassò la testa e riprese a supplicare: “qualsiasi cosa, fammi quello che vuoi ma non ...