1. A teatro


    Data: 11/10/2020, Categorie: Sensazioni Etero Autore: Cespuglio, Fonte: RaccontiMilu

    ... una volta.�Mi sentivo una troia a scopare in quel modo, in un camerino del teatro, e mi eccitava da morire. Mi zittì baciandomi ed entrò in me con colpi che diventavano sempre più forti ogni volta e che mi faceva sentire viva, piena, completa.Aveva questa capacità lui, di farmi sentire completa. Continua-va ad affondare mentre teneva le mie gambe aperte. In quella posizione non mi permetteva di muovermi o fare nulla, potevo solo godere e continuare a farlo. Così chiusi gli occhi concen-trandomi sui suoi affondi che continuavano forti e potenti. Po-co dopo mentre il suo lavorò continuava iniziò a baciarmi il collo e la sensazione della sua lingua sulla mia pelle mi provo-cava una scarica elettrica che partiva dal collo e ovviamente fi-niva lì, alla mia figa occupata dal suo membro stupendo. Lec-cando arrivò ai miei seni, stuzzicava i miei capezzoli, turgidi ed eretti, e succhiava, e mordicchiava, e io dovevo continuamente mordermi le labbra per non urlare quanto godevo.�Ti piace eh? � Mi diceva � Ti piace. Guarda come godi. Mi fai impazzire.�Dopo quelle parole ero prossima a un secondo orgasmo e venni di nuovo, lasciandomi scappare qualche urlo di godimento.�Adesso ti faccio venire un�altra volta, vedrai.�Quando eravamo insieme era capace di farmi venire molte volte in una sera, conosceva ogni angolo del mio corpo e lo cono-sceva bene. E io capii cosa avrebbe fatto, e solo al pensiero quasi ebbi l�orgasmo che mi aveva promesso. Sfilò il mio cazzo tra i ...
    ... miei umori, mi alzai e mi prese con forza, mi baciò con foga, mentre le nostre lingue sembrava danzassero un ballo erotico. Mi spinse al muro con forza, le sue mani potenti mi sollevarono, entrò in me in una volta mentre io gli cingevo le gambe dietro la schiena per agevolarlo e in modo che il suo cazzo entrasse il più possibile dentro di me. Mi piaceva quel sesso forte, mi piaceva mi sussurrasse frasi spinte all�orecchio, mi piaceva che fosse lui a imporre il ritmo, mi faceva sentire sua, come se il suo godere fosse per me l�essenziale, e a me questa cosa faceva impazzire. Ripetevo il suo nome come se non sapessi altra parola. Conosceva il mio corpo e mi fece ve-nire di nuovo, lui invece resisteva e io ero sfinita ma con una voglia non ancora soddisfatta: volevo il suo sperma. Gli presi in mano il cazzo sempre eretto ed enorme, poi ricominciai a fargli un pompino mentre lui impostava il ritmo tenendomi la testa. Anche questo mi piaceva e mentre lo spompinavo ricominciai a inserire due dita nella mia figa aperta e bagnata. Sentivo il suo cazzo pulsare nella mia bocca e continuavo il mio veloce su e giù mentre aspettavo il frutto del suo godimento nella mia bocca. Finalmente lo sentii e lo assaporai con gusto, e poi venni di nuovo anche io, che avevo continuato a masturbarmi con foga mentre lo spompinavo. Infine mi alzai e lo baciai per la millesima volta.�Complimenti anche a te per questo concerto.� Mi sussurrò all�orecchio provocandomi un ultimo brivido. 
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