1. La vigilia


    Data: 12/10/2020, Categorie: Masturbazione Autore: Roses, Fonte: EroticiRacconti

    Natale: mi sento stravolta stamattina nel letto. Come se ieri seRa avessi fatto baldoria in discoteca o chissà cosa. . Oh..aspetta un momento, che cazzo ho fatto ieri sera?? I ricordi riaffiorano. Così mi metto a riflettere... ricordo che sono uscita tutta bella preparata, il vestitino rosso attillato che esalta la forma del mio culetto, delle mie cosce e la pancia piatta che tutte mi invidiano, il mio seno non abbondante, ma che di sicuro è un punto a mio favore per l'eleganza che dona alla mia figura. Il mio caschetto moro,le Clavicole e le scapole in vista, messe in risalto dalla elegante scollatura bilaterale del vestito , mi fanno sentire come una donna raffinata ed è così che mi avvio verso la porta, dopo essermi specchiata intorno alle due/trecento volte di fila ed essermi ripetuta:"sei figa, non temere di lei". "Lei" , la attuale moglie di Matteo, l'uomo che mi ha rubato il cuore anni fa, dal quale il destino ha voluto dividermi per vari motivi. Non nego che ho scelto questo outfit proprio per far ingelosire lei, anzi, per far arrapare lui..che di sicuro sarà annoiato dalla routine di una triate vita matrimoniale. Sono certa che il mio culo scatenera'le ire della mogliettina, anche se le manterrà ben nascoste,ma sono sicura che brucerà dentro, immaginando me, a cavalcioni sul suo bel maritino, le sue mani sulle mie chiappe a dar ritmo al movimento. Questa idea mi scatena già un movimento la' sotto e confesso che, se non fossi gia in ritardo per la cena della ...
    ... vigilia, mi sgrilletteri volentieri prima di uscire dall'auto, magari pensando alla sua lingua che sposta il mio quasi inesistente perizoma e si insinua nell spacco del mio gioiellino. Non voglio bagnare il vestito, perciò entro in casa e, dopo aver fatto almeno 40 gradini, sento il fiatone appesantire il mio petto, avvampata dal calore deI riscaldamenti a palla, mi avVio a salutare amici e familiari, ma con lo sguardo scruto già l'ambiente in cerca di lui, dei suoi occhi affamati. Invece trovo i suoi, gli occhi di lei, lo sguardo che è proprio come mi aspettavo:due palle di fuoco che mi vorrebbero incenerire. . E lì esce tutto il meglio di me, della mia falsità. Prendo fiato in un sorriso a novantacinque denti, alzo un sopracciglio, sporgo un po le chiappe e sul tacco dodici mi dirigo verso il suo viso a baciarla come se fosse una bambina. Le stringo le spalle e lascio che il suo naso si inebri della mia fragranza naturale: ormoni e bagnoschiuma alla mora. Mi stacco e controllo il feedback visivo, in realtà lei guarda oltre me, esattamente guarda lui e controlla come un cane da guardia che il suo sguardo non si butti sulle mie natiche belle in evidenza. Mi volto ed effettivamente lui è lì, che finge di non essersi accorto della mia presenza. Io con una falsissima non curanza vado verso di lui e lo saluto come si farebbe con un fratello. La tavola è già imbandita di bellissimi colori, ma il mio stomaco è chiuso, tutto ciò che vorrei ora sarebbe solo di eliminare "lei" in un ...
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