1. Mi spiace, ma non mi dispiace 2


    Data: 12/10/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: M. McD, Fonte: EroticiRacconti

    Era bellissima. Distesa, obbediente, con quel culetto arrossato che spiccava dal candore della sua pelle chiara. La mia erezione pretendeva attenzione, ma doveva aspettare. Avevo altre cose in progetto e alla fine avrebbe goduto anche di più che non consumare tutte le energie subito in una scopata veloce e sbrigativa. Guardai la mia ragazza impertinente fare come le avevo detto di fare. Stare immobile ad aspettarmi. Lei, così testarda fuori dal letto, tanto da farmi davvero pensare di punirla per essere sempre così ostinata nella sua pigrizia, in quel momento sembrava quasi un agnellino, remissiva al punto giusto. Magari avrebbe fatto i capricci, appena appena, solo per mettere un po' più di pepe al gioco. È questo che mi è sempre piaciuto di lei: l'assecondarmi senza asservirsi completamente. Il suo carattere forte che, per il piacere di entrambi, si fa arrendevole. Solo quel tanto che basta ad entrambi per godere dei nostri momenti di intimità. Mi spogliai, rimanendo nei miei boxer aderenti che non coprivano minimamente la mia voglia, anzi la evidenziavano, vista la macchia che già iniziava a spargersi dalla punta del mio cazzo duro. "Chiudi gli occhi e non azzardarti a riaprirli senza permesso" le ordinai, mentre andavo alla porta della camera da letto e la chiudevo lentamente, facendo quanto più rumore possibile nel far scattare la serratura, perché sentisse che sarebbe stata totalmente mia prigioniera. Ovviamente io ero schiavo della situazione quanto lei, ma il ...
    ... bello stava nel giocare ognuno il proprio ruolo e il mio in quel momento pretendeva che mantenessi il controllo e lo imponessi anche a lei. La vidi leccarsi le labbra e le immaginai intorno al mio cazzo. Ma piano. Prima c'erano altre cose da fare. Aprii l'armadio e presi uno di suoi foulard, uno bordeaux che avrebbe fatto un bel contrasto con la sua pelle. Mi sedetti quindi sul letto e le accarezzai un polso. Sussultò per la sorpresa, ma non aprì gli occhi. "Brava bimba" la lodai, mentre afferravo saldamente il polso, senza fare troppa forza, e lo tirai fino alla testiera in ferro battuto del letto. Lo legai col foulard, non troppo stretto e feci altrettanto con l'altro polso. Avrebbe potuto liberarsi con un minimo di impegno, ma confidavo che non l'avrebbe fatto, per quel patto non detto che ci vincolava ai nostri ruoli "da letto". Le alzai la maglietta fino alle scapole, mettendo in mostra la sua schiena sinuosa. La accarezzai delicatamente, facendola fremere per il solletico una volta arrivato ai fianchi. "Ferma" mormorai a voce bassa ma ferma, cercando di imprimere al tono una nota di comando e una di desiderio. Ora la pelle rosata del sedere spiccava anche di più. Glielo massaggiai e graffiai un po', mentre notavo il suo sforzo di rimanere ferma come le avevo intimato. Vidi le sue mani aggrapparsi alla testiera del letto mentre le allargavo le natiche e ammiravo i suoi luoghi più segreti. Allargai abbastanza da farle schiudere anche le labbra della vulva già umida. Con un ...
«123»