1. 032 - Ilaria, che incesto !!!!!


    Data: 13/10/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... serenamente in vita.Dopo lunghi minuti passati a recuperare forze e vitalità, faticosamente riuscii a spostare la mano destra, che avevo abbandonato fra le mie cosce spalancate e un po� per volta, come un automa, i miei arti si rimisero in moto e mi sollevai faticosamente a sedere sul letto. Lo specchio dell�armadio mi rimandò l�immagine di una ragazza rilassata, con gli occhi ancora semiaperti persi nella voluttà del piacere. Feci scendere la leggera gonnellina, rimisi al loro posto le mutandine e le riportati alla loro ragione di esistere, ovvero ricoprire il mio organo sessuale. Assunsi un atteggiamento il più normale possibile, raccolsi il mio cellulare e fingendo di messaggiare, uscii e affrontai gli sguardi interrogativi degli altri, che sicuramente si domandavano quale era il motivo per il quale io li avevo abbandonati e mi ero chiusa ermeticamente in camera mia. Sorrisi e senza dire una parola, entrai in bagno e richiusi a doppia mandata la porta. Mi sedetti sul bidet e aprii l�acqua fredda, il getto che giungeva da sotto a mo� di fontana, mi colpì la figa e me la raffreddò, con l�indice e il medio della mano destra mi aprii le labbra e feci giungere il fresco getto d�acqua, all�interno della mia fessura bagnata e scivolosa. Rimasi in quella posizione per alcuni minuti, mano a mano che l�acqua fresca compiva il suo compito ristoratore, io prendevo coscienza che la connessione si stava lentamente trasferendo, calmando la mia vulcanica intimità, e ritornando più ...
    ... fredda e razionale al mio cervello. Mi sollevai, mi asciugai la patatina e tirai su le mutandine ancora intrise dei miei liquidi vaginali. Mi guardai allo specchio, ora sembravo più presentabile, i miei occhi erano aperti e svegli, sorrisi alla mia immagine, che mi restituì le sembianze di una giovane ragazza felice. Uscii dal bagno tenendo in mano il cellulare, e ricevetti i commenti di tutti gli altri, riferiti ai miei fidanzati con i quali dovevo parlare o ricevere e inviare messaggi. Sorrisi alle varie battute e presi dal tavolo una mela, la addentai e mi misi a mangiarla con appetito.Fuori il tempo era ancora grigio e ora la pioggia batteva sul tetto del bungalow provocando un rumore quasi soporifero. Vidi mio padre sbadigliare a lungo, annoiato e di sicuro un po� intontito da qualche bicchiere di vino di troppo. La mamma sparecchiò la tavola e si mise a lavare i piatti e le varie stoviglie. Mio fratello Antonio, si alzò dal tavolo e aprendo il cassetto del mobile della cucina ne estrasse un mazzo di carte da gioco���.�Chi vuole giocare a chi indovina la carta?�Uno per volta, aderirono tutti e anche io mi accodai alla scelta generale.Il gioco consisteva nell�estrarre dieci carte dal mazzo e distribuirle per dieci secondi sul tavolo, in modo da farle memorizzare ai partecipanti. Poi si giravano e si apriva a caso una pagina di un libro, se la pagina era ad esempio ventitre si faceva la somma dei due numeri per ottenere un numero da uno a dieci, in questo caso il numero era ...
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