1. Storia di un ragazzo. cap. 7 - federico e la vendetta


    Data: 14/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marmarpe, Fonte: Annunci69

    Marco e Fabrizio continuarono a vedersi regolarmente, ma solo per scopare. In fondo ad entrambi andava bene così. In questo modo Fabrizio non avrebbe dovuto rinunciare al culo di Marco e Marco avrebbe potuto ancora abbandonarsi tra le braccia dell'unico uomo di cui gli fosse mai importato qualcosa. Le settimane passarono così è l'inverno non tardò ad arrivare. Marco si era iscritto anche in palestra e la cosa gli piaceva non poco. Forse perché così ogni sera riusciva a scaricare le tensioni del lavoro. E forse perché in quel posto incontrava tanti bei ragazzi che stimolavano non poco le sue fantasie.
    
    In una fredda sera di dicembre entrò in palestra, si cambiò e si diresse verso la sala pesi. Seguiva alla lettera la scheda che il suo personal trainer aveva compilato appositamente per lui, anche se spesso quegli esercizi gli sembravano inutili è troppo noiosi. Mentre sollevava un bilanciere, vide con la coda dell'occhio un ragazzo con un asciugamano in mano che aspettava seduto su una panca. Sembrava essere particolarmente annoiato. Marco si alzò e si diresse verso il distributore automatico di bibite per prendere una bottiglia d'acqua.
    
    Fu allora che il ragazzo si rivolse a lui:"Ehi, ciao", gli disse. Marco si voltò di scatto, gli sorrise e rispose al suo saluto:"Ciao, ci conosciamo" e lo scrutò meglio. Vide un ragazzo bellissimo, ma di una bellezza particolare, vissuta. Di una bellezza che Marco forse avrebbe definito "cattiva". Era alto non più di 1 metro e 75, ...
    ... capelli nerissimi e rasati, un fisico tonico e muscoloso, senza essere eccessivo, le gambe sembravano scolpite da uno scultore rinascimentale, tanto erano perfette. Una cicatrice sul sopracciglio destro, poi, lo rendeva ancora più affascinante e misterioso. "Sono Federico, non mi piace riconosci? Il figlio di Fabrizio, abitiamo nello stesso quartiere!" E gli sorrise di nuovo. Marco per un attimo sgranò gli occhi e si sentì mancare. Nella sua testa si affastellarono tutti i pensieri del mondo:"oddio, sa qualcosa, adesso mi sputtana", pensò tra le tante altre cose. Ma poi si ricompose e cercò di sembrare tranquillo, per non tradire nessun tipo di emozione o di imbarazzo:" Ma davvero sei tu?" Gli chiese mostrandosi sicuro e felice di vederlo "non ti avevo proprio riconosciuto, l'ultima volta che ti ho visto eri un ragazzino", continuò. Federico scoppiò a ridere, con una mano si accarezzò la testa rasata e disse:" Beh, ho 20 anni ormai. Ma hai ragione tu, negli ultimi anni ho frequentato poco il quartiere e quindi difficilmente ci siamo incontrati!". Marco sorrise nuovamente "Ah, ecco, allora sono giustificato, credevo di aver fatto una figuraccia!". Continuarono a parlare del più e del meno per una mezz'oretta e, alla fine, Federico propose:" Perché non facciamo la doccia e andiamo a bere una birra insieme? Non ho voglia di tornare subito a casa! Sempre se ne hai voglia..." Marcò esito un attimo. L'ultima cosa che voleva è che Fabrizio lo vedesse insieme. Non sapeva nemmeno lui il ...
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