1. IL FIENILE (seguito di SE VUOI)


    Data: 14/10/2020, Categorie: Sensazioni Etero Sesso di Gruppo Cuckold Lesbo Autore: silverdawn, Fonte: RaccontiMilu

    ... poteva classificare, erano come piatti diversi dei quali cibarsi ma non si poteva cercare paragoni. Era inutile. Tornò vicina al marito, aveva compreso che fosse vicino. Fece in maniera che Rossana si ponesse ai suoi piedi, seduta sui talloni; chiamò anche Monica, la fece mettere accanto a Rossana, nella stessa posizione. Poi andò alle spalle di Angelo, infilò la testa sotto la sua ascella e prese il suo membro con entrambe le mani, offrendo il dono alle ancelle lì sotto. Angelo la baciava come poteva, dove arrivava, fra la fronte e l'orecchio. Matteo guardava, delicatamente escluso.�Non ingoiatene neppure una goccia, mi raccomando! Matteo corri, vieni qui dalla tua Silvia...�E appena il marito dovette sedersi, fece a Matteo lo stesso gioco. Anche lui dovette presto sedersi ed ella corse a baciare le ancelle, le sue mogli, dividendosi il pasto come spesso facevano, leccandosi i menti, le guance, i sorrisi. Alcune sere dopo non poterono cenare nude, come al solito...�Viene mio padre, con un'amica... possiamo mettere il kimono, però... vero Angelo?��Immagino di sì ma preferirei che l'accogliessimo così... siete splendide!��Va bene... rimandiamo a dopo. Tanto sta arrivando!� Infatti Corrado Albioni stava parcheggiando in cortile, scese, passò dietro l'auto e aprì lo sportello. Curiosissime, entrambe si affacciarono alla finestra della cucina, cingendosi la vita a vicenda. Immediatamente affascinate si strinsero fra loro: una ragazza giovanissima, dai capelli rossi, ribelli e ...
    ... mossi, lunghi fino al seno; il viso intarsiato di preziose efelidi, le labbra carnose e dischiuse, i grandi occhi verdi non troppo allegri, come cercasse di dominare un impulso interiore. L'abito era semplice, abbastanza scollato senza esagerazioni, lasciava intuire la nudità del seno appena coperto. Quasi senza forme scendeva fin oltre il ginocchio, guarnito di spacchi su entrambe le gambe. Il colore del lino grezzo faceva risaltare la pelle ambrata, cotta dal sole. Il passo elegante, anche sulla ghiaia del cortile, raccontava di tante ore di danza classica, nonostante i tacchi alti dei sandali. Silvia e Rossana gli andarono incontro, non valeva la pena di farli passare in cucina, ma nemmeno dalla porta: Angelo attendeva all'altra finestra, davanti alla porta della sala da pranzo.�Carissimi, lei &egrave Ludovica, la figlia di una mia carissima amica di cui ricorderai qualcosa, Silvia: sua madre &egrave Annalisa.��Me la ricordo bene, la tua Annalisa... mezza irlandese! Ora si spiega bene anche Ludovica... &egrave uno splendore!��Ludovica ha un piccolo problema e gradirei ne discutesse con voi... a cena.� E a cena cominciò ad esporre, quel suo problema... cominciò con discrezione, da molto lontano, raccontando di come la madre avesse conosciuto Corrado, di come da piccola lo vedesse spesso, di come capì molto presto cosa legasse lui alla madre e la madre a lui. Raccontava le confidenze segrete che si facevano, lei e la madre, già quando lei aveva solo dodici anni. Disse da subito ...
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