1. I gemellini


    Data: 08/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: zeus-92, Fonte: Annunci69

    Quello che sto per raccontarvi accadde alla tenera età dei miei 14 anni quando frequentavo la seconda media del mio piccolo paese. Dopo le lezioni ero solito tornare a casa da solo ma col passare del tempo mi accorsi che due ragazzi, gemelli, identici, di un anno più grande rispetto a me, facevano la mia stessa strada ed abitavano poco distanti da casa mia. La condivisione del ritorno a casa assieme, mi permise di fare amicizia con loro, discutendo del più e del meno. Uno di loro si chiamava Checco e l'altro invece Pasquale. Andavo molto d'accordo con Checco tant'è che iniziò ad invitarmi a passare i pomeriggi a casa sua, dopo lo studio, per giocare alla play. Insomma io e i due gemellini eravamo diventati grossi amici.
    
    Un giorno d'estate, come tutti i pomeriggi mi recai a casa loro. Quel giorno eravamo solo io e Checco e ci mettemmo in cameretta a giocare alla play. Mentre giocavamo a fifa, parlando del più e del meno, Checco mi chiese se anche io avevo dei peli nelle mie parti intime. Io timidamente risposi di si, aggiungendo che fosse naturale alla nostra età. Detto ciò, Checco mise in pausa la nostra partita alla play ed alzandosi mi disse di seguirlo in bagno. Giunti lì, mi chiese se mi andasse di mostrargli i miei peletti, timidamente allora, un po' imbarazzato mi abbassai leggermente i pantaloni della mia tuta adidas, mostrando a Checco il bel cespuglietto che caratterizzava il mio pube. Dopo poco lui fece lo stesso abbassandosi i suoi pantaloncini da ...
    ... calcio.
    
    La situazione a me eccitava veramente tanto ed iniziai ad avere un'evidente erezione nella tuta tant'è che Checco se n'accorse e mi fece i complimenti.
    
    Io osservavo i suoi pantaloncini dicendogli che anche lui non stava messo male. Lui però mi confessò di avere un problema, ossia di non riuscire a scappellare il glande. Detto questo si abbassò di scatto i pantaloncini e saltò fuori il suo cazzo. Gli dissi di provare a bagnarlo leggermente per far scivolare la pelle. Lui però mi disse che magari se ci avessi provato io ci sarei riuscito. Fu davvero un attimo, Checco prese la mia mano e la portò verso il suo cazzo, incominciando a guidarla su e giù scappellandosi il cazzo nonostante io cercassi di farlo smettere.
    
    Avevo capito benissimo le intenzioni del gemellino, voleva che gli facessi una sega ed io incuriosito dalla situazione, continuai il lavoro di mano anche quando lui smise di guidare la mia mano. Vedendo questo allora Checco si alzò i pantaloncini e sottovoce disse di tornare in cameretta. Giunti lì, lui si sedette sul salottino, prese il cesto dei panni sporchi buttandomelo addosso e invitando a indossare una vecchia divisa da calcio sporca di sudore di Pasquale per evitare di sporcarmi i miei vestiti. Io con una voglia pazza seguì l'ordine e poco dopo mi trovai il suo cazzo all'altezza della mia bocca, iniziandolo a leccare e ciucciarlo forte come una vera troia mentre lui spingeva con le mani la mia testa al suo cazzo.
    
    Di'improvviso però, entrò Pasquale in ...
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