1. Una serata inaspettata


    Data: 15/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Notonlybody, Fonte: Annunci69

    Devo depilarmi. Tutto. Come piace a lei. So quanto ci tenga che ogni parte del mio corpo sia perfettamente liscia per le sue mani. E la sua lingua.
    
    Devo fare in fretta, però. E’ stata categorica. “Ore 21.00 da me!”. Non so cos’abbia in mente, ma mi piace essere in sua balìa: mi fa sentire impotente, un oggetto. E lei sa come darmi questo piace, e come farmi godere della sua “cattiveria”.
    
    Mi cospargo di crema idratante, indosso il mio abito scuro, quello che le piace sbottonare ogni volta. Camicia bianca e, come da tradizione, niente intimo. Le piace che si veda l’effetto che mi fa il suo essere così troia, quando siamo in mezzo alla gente.
    
    Inizio il mio breve viaggio verso casa sua. Un breve tragitto che sembra durare un’eternità.
    
    Fumo nervosamente una sigaretta troppo breve (o magari mi sembra così perché il quantitativo di nicotina aspirato non era sufficiente?).
    
    Giungo sotto casa prima dello scadere del tempo. Parcheggio. Le invio il messaggio “Ci sono, miss!”.
    
    Dopo alcuni minuti, che appaiono interminabili, la vedo uscire dal portone. Stupenda come al solito. Il caschetto scuro, i suoli occhi truccati con due marcate linee nere, un rossetto viola scuro. E quel cappotto a tre quarti, nero. So già cosa mi aspetti lì sotto: il paradiso. Per concludere la mise, un paio di stivali oltre il ginocchio, tacco 12. Una vera padrona, come piace a me.
    
    Sale in auto e non mi bacia, fa sempre così quando non vuole rovinare il trucco. Apre il cappotto e… Avevo ...
    ... ragione: niente calze, un perizoma in pizzo nero e niente reggiseno. Le sue tette, così grandi e morbide. Cos invitanti, con il capezzolo di poco più scuro, rispetto alla sua pelle bianca.
    
    Partiamo in direzione Desenzano, verso il ristorante che le piace tanto. Scherziamo e parliamo della giornata, dei nostri impegni, delle nostre famiglie che così tanto rompono i coglioni sui nostri stili di vita: alla nostra età, i parenti, sperano di vederci sposati, con figli, in una casa con giardino e cane. Noi no: tutto questo c’infastidisce. Siamo consapevoli dei nostri limiti: non sappiamo essere fedeli, ma sappiamo amarci. A modo nostro.
    
    Lungo il tragitto, allunga la mano sinistra. Raggiunge la mia zip, la cala e infila la mano. Ecco il motivo per cui mi vuole senza intimo. Per fare sempre come vuole lei, quando vuole lei. Dove vuole lei. E a me piace lasciarle fare tutto ciò che vuole.
    
    Inizia una lenta sega, quasi disinteressata, mentre continua a dirmi che il suo capo oggi non smetteva di guardarle la scollatura. Sembrava volerci infilare il cazzo, quel cazzo duro che premeva sotto il vestito di fresco lana. E, mentre mi racconta di quanto ha fatto la troia, facendo aprire appositamente il bottone della camicetta, sente il mio cazzo irrigidirsi sempre di più. Si volta e mi sorride, un sorriso maligno che so a cosa prelude: aumenta il ritmo della sega mentre mi dice che il suo capo, alla vista delle sue tette in bella mostra, le è passato di fianco, le è arrivato alle spalle, e ...
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