1. Una serata inaspettata


    Data: 15/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Notonlybody, Fonte: Annunci69

    ... le ha fatto sentire un’imponente erezione. Si è piegato e le ha sussurrato: “Elena, lo sa che mi arrapa, vero? Sarei disposto a qualsiasi cosa, per farla mia. Qualsiasi cifra lei chieda!”.
    
    A quel punto sente che non resisto più, che voglio scopare mentre finisce il racconto. Perché so, che il racconto continua.
    
    Nota una vietta buia e mi fa entrare lì. Percorriamo circa 200 metri, poi svolta a destra e si arriva in uno spiazzo sterrato.
    
    Scende dall’auto, non prima di avermi detto di non spegnerla, e si posiziona davanti al muso. Illuminata dai fari, si sfila il cappotto, lo lascia cadere a terra, e si poggia con le mani sul cofano. Si lecca le labbra, sorride, si porta una mano tra le gambe. Inizia a stimolarsi la clitoride. Si lecca il dito e sorride ancora. Non resisto più, faccio per scendere, ma la sua voce mi blocca: “Chi ti ha detto di scendere? Resta lì!”.
    
    Rimango al mio posto e mi prendo il cazzo pulsante in mano. Sento le vene pompare sangue allo spasmo, mentre lei continua il suo show. Mette una gamba sul cofano mentre continua a masturbarsi, in questa mite notte primaverile. In quel frangente, noto una figura avvicinarsi nell’ombra. Lentamente. L’iniziale preoccupazione sparisce quando lei sussurra “Ci sei veramente, allora!”. Si volta e sorridendo dice “Sono come mi vuoi, no? Una troia!”. L’ombra si avvicina, fino a diventare una figura maschile. Il sig. Antonio, il suo capo. “Cazzo combina questa?” penso…
    
    Antonio è oramai a 10 cm da lei. Le mette le ...
    ... mani sul culo, lussurioso in viso. Lei le strofina il culo sulla patta, bella gonfia a dire il vero. Ben dotato, lo stronzo. Mi sorride, la mia dea, mentre sento il rumore della zip che scende. Elena s’inarca, allunga la mano dietro e gli afferra il cazzo. Un lampo negli occhi, forse non pensava fosse così grande. Le sorrido sornione, sapendo cosa farà ora. Infatti, inizia a strofinare la punta sulla sua figa, che immagino umida, bagnata, fradicia, come sempre quando fa la troia.
    
    Lui strabuzza gli occhi e si lascia guidare. Getta il capo all’indietro, quando lei ansimando lo infila nella sua calda figa. Si morde forte il labbro, Antonio, quando Elena, tenendo fissi gli occhi su di me, inizia a fare avanti e indietro lentamente. Inizia a gemere, quando la mia dea inizia a scoparsi più velocemente. Grugnisce come il porco che è, quando le riempie la schiena di sborra.
    
    A questa vista, non resisto, scendo dall’auto, mi avvicino alla bocca della mia troia preferita, e mi faccio succhiare lentamente, in un crescendo che mi porta a scoparle la bocca. Guardando il suo rossetto sfatto, le lacrime agli occhi e il suo sorriso beffardo, le sborro in bocca.
    
    Mi bacia, dopo. Sa che mi eccita sentire il mio sapore dalla sua lingua.
    
    Risalgo in auto, dopo essermi ricomposto. Lascio Elena parlare con Antonio, che vedo consegnarle qualcosa, dopodiché la mia porcellina risale a bordo e mi dice di partire.
    
    Tornati sull’asfalto, mentre si sistema, mi dice ”La cena la offre il porco. ...