1. Sotto la doccia


    Data: 15/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: ropot, Fonte: Annunci69

    Ero quasi arrivato, pochi metri mi separavano da quell'appartamento che al telefono mi aveva così bene descritto e indicato il percorso per raggiungerlo. La mia mente era un caos di pensieri senza senso, l'unica cosa che era certa era che stasera avrei incontrato quell'uomo con cui parlavo da mesi e che avrei finalmente perso la mia verginità. Avevo rifiutato altri inviti per paura o per altro nonostante le sue preghiere, per convincermi mi aveva inviato foto che mi avevano caricato di una voglia che forse quella sera avrebbe trovato sfogo. Mi trillò il cellulare, un suo messaggio in cui mi informava che la porta era aperta e che dovevo entrare e fare come volevo, già questo mi fece capire che sapeva mettere a suo agio le persone senza imporre niente. Ero arrivato, mi trovavo davanti a quella pesante porta di legno socchiusa cercando di calmarmi, respirando lentamente e sorpreso che nelle mie mutande si era già mosso qualcosa. Un ultimo profondo respiro ed entrai, chiudendo con cautele e silenziosamente la porta, mi sembrava di essere un ladro visto il disagio che provavo. Tutto era al buio tanto che non notai i particolari, ma visto quanto era teso me li sarei perso anche da sveglio, e mi diressi verso l'unica stanza da cui veniva una luce. Entrando notai una piccola camera da letto piuttosto spoglia con un letto singolo, dava un senso di confort e riuscì a calmarmi un po'. Mi accorsi di un rumore che veniva da una porta al lato della stanza avvicinandomi capii che si ...
    ... trattava dello scroscio dell'acqua, si stava lavando? Entrai piano piano, ed entrando lo vidi sotto una doccia aperta, senza telo ne box che si massaggiava quel corpo che già con le foto mi aveva fatto impazzire. Appena mi vide mi sorrise e disse ciao, la sua voce calda e profonda mi avvolse come una coperta. L'avevo già sentito al telefono ma di certo il cellulare non poteva mandare l'autenticità di una voce. Io mi limitai ad un piccolo sorriso poi come trascinato da una calamita, mi portai vicino a lui ed iniziai ad accarezzarlo.
    
    Le mie mani sembravano impazzite, si muovevano da sole, tocchi morbidi e delicati ed in tutto il corpo, avevo fame del contatto con lui. Lui continuava a lavarsi credeva che lo volevo aiutare, non capiva che il mio era un bisogno, prese il doccia schiuma e subito io misi le mani a coppa, lui me lo verso e poi si girò di schiena che massaggiai per vari minuti coprendo con la schiuma e le mie mani ogni più piccola porzione di pelle per poi andare nel solco delle natiche. Ero inesperto e anche forse un po' maldestro perché quando cercai di aprirmi un passaggio nel suo buchetto lui fermò la mia mano. Non ci dicevamo niente, il suo saluto era l'unica cosa detta ed io con una maglietta che si era per metà bagnata continuavo a lavargli la schiena, poi desideroso di vedere e toccare quello che prima avevo solo sbirciato lo girai e tutto il mio corpo fu percorso da un brivido. Come per la voce anche le foto sul cellulare non potevano trasmettere come era il ...
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