1. Le mie prime esperienze erotiche


    Data: 16/10/2020, Categorie: Etero Incesti Lesbo Autore: superprocione, Fonte: RaccontiMilu

    All�inizio degli anni 70 io avevo circa 18 anni e le mie esperienze erotiche si limitavano a molte seghe e a qualche occhiata alle riviste porno che talvolta mi capitavano per le mani.A quel tempo abitavamo accanto ad una zia zitella di circa 50 anni e forse qualcosa di più. Era piccolina, rotondetta, con un bel paio di tette che però tendeva a nascondere sotto abiti un po� larghi. Non era quel che si dice una �bellezza�, direi piuttosto �normale�, ma era una delle poche donne che mi giravano intorno e io spesso la spiavo dal buco della serratura del bagno. Ovviamente portava il reggicalze, come era normale in quegli anni, anzi per essere precisi indossava sempre dei �busti� con incorporato il reggicalze e le calze scure, nere o grigie.Le calze femminili ed in particolare le calze con il reggicalze hanno sempre rappresentato per me un fortissimo oggetto di attrazione ed eccitazione e ovviamente la vista delle sue gambe ricoperte dalle calze mi eccitava moltissimo� in poche parole: zia Susy era uno dei miei pensieri fissi per le mie numerose seghe. Purtroppo non riuscivo mai a vederle la figa perché mentre si tirava giù le mutande la gonna le restava abbondante sulle cosce�Come dicevo, lei abitava sullo stesso nostro pianerottolo e io ero spesso da lei, soprattutto la sera, a guardare la tv; visto che avevamo una porta interna comunicante, molto spesso andavo da lei in pigiama e mi piazzavo sul divano mentre lei si sedeva sulla sua poltrona preferita: una vecchia poltrona ...
    ... dallo schienale molto alto, i braccioli larghi e la seduta decisamente bassa. Per stare più comoda la zia si metteva semisdraiata, appoggiando i piedi su uno sgabello e in questo modo io riuscivo a vederle abbastanza bene le cosce e la fine delle calze. La vista della coscia bianca dopo il pizzo scuro delle calze mi faceva tirare il cazzo e spesso, durante quelle sere davanti alla tv, dovevo con una scusa andare in bagno per farmi una sega.Una sera il televisore della zia smise di funzionare e dopo qualche infruttuoso tentativo per farlo riaccendere, la zia decise di mettersi a fare le parole crociate. Io pensavo di tornarmene a casa, ma lei mi chiese di restare un po� con lei ad aiutarla� lei sulla sua poltrona, io sul divano che tentavo di rispondere alle sue definizioni, ma soprattutto le guardavo con grande interesse le cosce scoperte. Dopo una decina di minuti decisi di rischiare un po� di più e, con la scusa di vedere anch�io lo schema delle parole crociate, mi andai a sedere cavalcioni su uno dei larghi braccioli della poltrona: in questo modo la mia coscia destra era contro la sua sinistra. Piano piano, con lenti ed impercettibili movimenti della gamba strusciavo verso l�alto la sua gonna arrivando a scoprirle sempre di più le cosce. Ormai le avevo messo a nudo entrambe le cosce e si intravedevano addirittura le mutandine. Il cazzo mi uscì dagli slip e cominciò a premere contro la stoffa del pigiama mentre io lentamente iniziai ad accarezzarmelo. Il tutto sempre fingendo ...
«1234...»