La festa del papà - Racconti Erotici

La festa del papà

... di nulla ma poi non sono più riuscite a trattenersi e con fare indagatore sempre più pressante mi chiedevano di lui. chi è? come lo conosci? È un collega? Ma lo conosce anche tuo marito? Insomma volevano sapere del misterioso “amico”.

Naturalmene mi sono divertita senza confermare alcunchè. Il mio colpo di scena era riservato all'arrivo di L. Puntuale seguendo le mie indicazioni si è presentato al ristorante, alto, spalle possenti sebbene mascherate dal giubbotto ed un bel culo che amo afferrare mentre mi pompa con il suo bel cazzo. Si avvicina al tavolo sorridendo, ed io soddisfatta di me e di lui per come sta sostenendo la situazione gli sorrido, a quel punto dopo essersi presentato ed aver salutato le mie amiche si avvicina dandomi un bacio sulle guancie io lo abbraccio indugiando un po' oltre il lecito tenendolo molto stretto e strusciando la mia gamba sul suo inguine. Ci sediamo chiaccherando del più e del meno mentre L viene interrogato dalle mie amiche ma riesce a destreggiarsi lanciandomi di tanto in tanto occhiate miste a richiesta di aiuto e voglia.

Ci accomiatiamo mentre le mie amiche rimangono ancora al tavolo Mentre usciamodal locale L mi mette la mano sul culo a beneficio delle mie amiche che lo so domani mi riempiranno di domande ed avranno di che parlare per il resto della sera.

Saliamo in macchina sono eccitatissima non gli do nemmeno il tempo di chiudere la portiera che gli sto slacciando la patta dei pantaloni per prendergli il cazzo in bocca. ...

... Questa volta non si è depilato e i suoi peli ricci e neri mi eccitano ancora di più. Il cazzo è duro con l'odore acre che deve avere il cazzo. Lo spompino li a bordo strada mentre ogni tanto passano sul marciapiedi persone che rallentano per verificare se ciò che pensano succede in macchina sia realmente vero. Lo porto quasi all'orgasmo ma mi chiede di fermarmi io raccolgo solo le prime gocce del suo sperma ripulendo la cappella rossa e vogliosa mentre anche la mia fica ora vorrebbe godere. L si ricompone accende la macchina e mi chiede dove andare. “andiamo al privè, ho voglia di ballare” rispondo. Mentre guida io mi masturbo per placare la mia fica che mi ha completamente bagnato il perizoma. Arriviamo al locale e mi cambio. Tolgo i pantaloni ed indosso un vestito attillato nero senza nulla sotto che sottolinea sia le mie tette che il mio culo. Sui divanetti le sue dita scivolano spesso sotto il vestito per inumidirsi nella mia fica o per pizzicarmi i capezzoli, vedo un singolo che mi piacerebbe ma L quando è con me mi vuole in esclusiva ci mettiamo allora a ballare vicino ad una coppia qualche anno in più di noi ma comunque piacenti e soprattutto giocosi senza tirarsela troppo. Dopo qualche tempo senza che si si andati oltre qualche palpatina tra donne L che comunque ha apprezzato il mio show mi tira verso il privè e decide di entrare nella sala coppie già comunque piuttosto popolata. Non c'è molta luce e l'odare acre del sesso mi eccita ancora di più. Mi siedo vicino ad una ...