1. Puttana in Trasferta: la Vendetta di Anna


    Data: 17/10/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... un lungo gemito assai più delicato del mio, serrando le gambe intorno alla testa di Eva così forte che a momenti me la soffoca. Io sto ancora contorcendomi negli spasmi del mio orgasmo anale, e le contrazioni del mio sfintere sono fatali a Marco: sento le sue mani serrarmi i fianchi, il suo arnese sussultarmi nel retto, e subito dopo avverto il calore dello sperma che mi riempie l’intestino. Eva è rimasta indietro, poverina… Mi do da fare per aiutarla a spiccare il volo anche lei, mentre Marco finisce di svuotarsi le palle dentro di me, e le scarico una serie di guzzate violente in fondo alla fica, con l’angolazione che so bene portare la testa del dildo esterno contro le sue parti più sensibili. - Ah… Ah… Aahhh! – grida infatti la mia ragazza, con la faccia ancora affondata fra le cosce brune di Jasmine, mentre si dimena in preda all’orgasmo con il mio strapon piantato in fondo alla pancia. Ci accasciamo stremati dalla fatica, completamente saziati nelle nostre voglie più oscene. Siamo tutti nudi, madidi di sudore e ancora saldamente accoppiati gli uni agli altro: un mucchio informe di carne soddisfatta. Rimaniamo lì, sul pavimento in parquet del quadrato, per una decina di minuti. Il primo a staccarsi è il maschio, che estrae il membro ormai sgonfio dal mio buco slabbrato; si alza in piedi e si avvia barcollando al bagno di poppa. Jasmine è svelta a corrergli dietro, così Eva e io rimaniamo sole e ci scambiamo un po’ di coccole. Poi, con uno sforzo, mi alzo in piedi e ...
    ... raggiungo il cellulare sul tavolo. Anna. Con la sborra di Marco che mi cola lentamente lungo l’interno delle cosce, premo il bottone di chiamata e lascio squillare. - Patrì! Sei ancora a Napoli? - Ciao Anna. Sì, sono in zona… - Patrì, ho bisogno di te. Premo il pulsante per registrare la chiamata, e poi: - Dimmi tutto. Non dice molto: alla fine, si tratta del solito appuntamento alla solita vineria. La tipa non è una sprovveduta e non vuole essere registrata sul telefono. Marco, cioè il capitano Castaldi, è soddisfatto: aveva ragione lui. Anna Sposito non è una persona paziente. *** La solita Anna, con il solito elegante tailleur. Ma è una Anna tesa, nervosa. Irritabile. No, le cose non vanno affatto bene. Il patriarca non ha affatto tirato i remi in barca; o meglio, lo ha fatto solo in parte. Ha lasciato la gestione degli affari a lei, ma non si fida del tutto e tiene ancora lui i cordoni della borsa. Soprattutto, la lealtà di tutti gli uomini del clan, alla fine, va ancora a lui: Anna non è il boss, ma solo l’executive manager, e deve rendere conto a lui al telefono tutti i giorni. - Leggo sempre negli occhi di tutti lo stesso pensiero: “è all’altezza? Il boss è contento di lei?” – Anna mi sembra davvero esasperata – E’ come essere costantemente sotto esame da parte dei miei stessi uomini… Sembra che il fatto che io sia una donna e per di più ancora giovane significhi per tutti che la mia capacità di dirigere la famiglia non sia sufficiente. Per il nonno non sono abbastanza! ...
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