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In natura senza paura . . .storie vere di istinti e di . . . la consapevolezza
Data: 18/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Picchioa69
Continua dal precedente sulla iniziazione al piacere Dopo quella straordinaria esperienza vissuta con Rudolf , sia per me che per il mio compagno di avventure Cosimo si era ormai aperto un mondo. Ormai quello che ci interessava era la passionalità vera, vivendo intensamente il sesso e il contatto fisico e facendo fluire liberamente le nostre passioni. Entrambi avevamo la passione per la natura ed entrambi tornammo più volte nella sua casetta sul lago ma il nostro desiderio più profondo era stare direttamente in natura E così nei pomeriggi estivi andavamo con la moto in giro per cercare un posto adatto a noi due dove poter fare sesso senza preoccupazioni e in contatto con la natura. Ormai due cose non mancavano mai : un asciugamano grande per stendersi e gli oli essenziali che avevamo scoperto. Era bellissimo scorrazzare insieme su quelle strade di campagna assolate e quasi desolate vestiti solo di mogliettina e pantaloncini e i nostri desideri. Ormai tra noi non c'erano più segreti ed era bello poter esprimere liberamente con lui ogni desiderio e pulsione. Sulla nostra moto stavano stretti l'uno all'altro nonostante la calura quando guidava lui amavo tenere la mia testa poggiata sulla sua spalla con il mio bacino stretto al suo per fargli sentire le mie pulsioni e baciando il suo collo. Lui chiaramente era molto felice delle mie carezze e dimostrava senza problemi la sua eccitazione massaggiando il suo pacco con una mano e guidando con l'altra. Erano pomeriggi ...
... spensierati, fattig sole, noi due, le nostre pulsioni ormonali e i nostri umori e la Natura Uno di quei pomeriggi alla ricerca di un luogo notai una insenatura che non avevo mai notato. Così fissità a Cosimo di rallentare. Entrambi notammo che c'era una casetta in legno molto piccola. Ci siamo fermati e siamo andati a controllare. Entrambi eravamo maschili nel atteggiamento e nel fisico già da allora quindi anche chi ci vedeva insieme pensava a due classici migliori amici e niente di più. Giunti li vicino notammo che era una struttura in legno per la osservazione degli uccelli senza disturbare. Soltanto che la parete di legno che dava verso il lago era stata divelta da vandali per cui ora aveva soltanto tre lati e il tetto. Per entrambi sembrò un posto magnifico perché ci permetteva di stare a pochi metri dal lago con quella vista spettacolare e con un minimo di privacy dagli altri lati . . . Chiaramente era una privacy molto effimera, chiunque si fosse avvicinato avrebbe potuto vederci e sotto sotto questo all'epoca un po non ci importava un po di eccitava. . . Eravamo ragazzini di 17 anni! Entriamo in quella piccola casetta di pochi quadri e stendiamo subito il nostro mitico asciugamano. Lo spazio stretto e il sole attraverso la pineta rada rendeva la struttura molto calda per cui subito tolgo a Cosimo la sua maglietta portando alla luce un petto definito e con un disegno di peluria al centro del petto dove varie gocce di sudore scendevano dal collo verso l'ombelico. Lui fa ...