1. IL TUTOR


    Data: 19/10/2020, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... lui in quel momento, fosse o meno nel suo appartamento, io dovevo fare quel che volevo fare, senza condizionamenti.E se fosse stato sveglio od addormentato, dietro a quella parete, questa volta sarebbe stato lui a sentire, a subire. Stranamente a quanto avrei potuto pensare in precedenza, questa situazione non mi generava una perversa eccitazione.Paolo aprì una birra ed io spensi le luci del soggiorno, lasciando accesa solo una piccola abajour.Seduti sul divano, appoggiai le mia gambe sulle sue; in quell’istante, Paolo prese l’occasione per abbracciarmi.Cominciò a baciarmi ed io ricambiai.Non provavo particolare attrazione ma decisi comunque di lasciarmi andare.Quando le sue mani, scendendo dal mio collo, cercarono i miei seni, io appoggiai le mie mani sulle sue gambe, risalendo piano il suo interno coscia.Lui, preso dalla passione, mi afferrò i glutei, tirandomi verso sé; io gli misi la mano lì, sopra il suo pene.Percepivo la sua erezione; mi resi immediatamente conto che le sue dimensioni erano sicuramente molto più contenute rispetto a quelle di Simone.Quindi anche rispetto al mio attrezzo ludico.Un po’ delusa, spostai la mano e cercai il suo culo, tentando di convincermi che le dimensioni non erano determinati per provare piacere.Ci stavamo baciando, lui con un crescente impeto ed eccitazione; la sua lingua tormentava le mie labbra ed i miei denti con una rotazione velocissima ed asciutta.Io tentai di ricambiare; senza impeto e senza molta eccitazione, con la lingua ...
    ... praticamente ferma e rigida nel tentativo di placare la sua! Era fastidiosa!Cominciai a slacciarmi la camicetta, accelerando il più possibile questi preliminari che non mi stavano regalando nessuna emozione; volevo passare la fase per fare altro.Ad un tratto, uno strano rumore attirò la nostra attenzione.Un sordo ronzio.Sia io che Paolo prendemmo i nostri cellulari per verificare la presenza di messaggi od avvisi.Io, che sinceramente per tutta la sera non ebbi occasione di guardare il telefono, pensai che qualcuno più volte aveva cercato di chiamarmi e nelle confusione non l’avevo sentito. Niente.Anche Paolo, guardandomi, fece un segno di diniego con il viso. Niente anche lui.Riprendemmo le nostre effusioni. O meglio, le sue!Una frazione di secondo dopo udimmo ancora quel ronzio, leggermente più lungo.Pensai al mio Tablet, alla sveglia, a qualche messaggio di qualche applicazione.Mi irrigidii, chiedendo scusa a Paolo; dovevo verificare.Non feci in tempo ad alzarmi che quel suono ronzante riprese, per te volte consecutive.La Porta!Il campanello della porta!Non avevo la più pallida idea di che rumore potesse fare il mio campanello, nessuno mai aveva suonato alla mia porta.Mi riallacciai velocemente la camicetta e , mentre Paolo cercava di risistemarsi alla bene e meglio, dissi “arrivo” ed andai verso l’uscio.Ero abbastanza agitata e preoccupata. Chi mai poteva venire a chiamarmi nel mezzo della notte? Era successo qualcosa di grave?Aprii e mi trovai davanti Simone!Capitolo ...
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