IL TUTOR
Data: 19/10/2020,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... XVIII.Con una mano posta sull’inguine mi spingeva all’indietro per farmi sentire il suo enorme pene, che turgido e ritto cercava spazio dentro i miei glutei che nel frattempo si erano rilassati, mentre con l’altra, scese davanti, sulla mia gonna, arrivò alla mia coscia. Risalì da sotto infilando la mano dentro la mia mutandina, strattonandomi ancor più verso lui e premendo con le dita le mie labbra ed il mio clitoride.Dalla sua carnosa bocca fuoriuscì una grossa lingua, calda e salivosa; con prepotenza trovò dapprima la mia guancia e poi le mie labbra. Girai leggermente il mio viso nella direzione del suo, nell’intento di baciarlo, ma la sua lingua, violentemente, entrò e penetrò la mia bocca, facendomi sentire e gustare i suoi succhi.Ero in estasi, completamente abbandonata a lui, nelle sue mani, nelle sue decisioni. Poteva disporre del mio corpo, in qualsiasi modo avesse ritenuto opportuno.Ero finalmente sua.Mi alzò la gonna da dietro, estrasse il suo fallo e con la mano mi spinse leggermente sulla schiena, invitandomi a distendermi verso il tavolo.Mi preparai a riceverlo.Mi spostò la mutandina e poggiò il suo enorme e caldo glande sulle mie labbra vaginali, sfregandole dolcemente; io nel frattempo mi ero già abbondantemente lubrificata, tanto per cambiare.Lo inserì leggermente e poi lo ritrasse. Lo reinserì, affondandolo poco più di prima e poi lo ritrasse nuovamente.Quando lo fece ancora, tenendomi saldamente con le mani per il bacino, lo affondo violentemente, facendomi ...
... quasi venire di piacere e svenire dal dolore!Rimase li fermo, dentro a me, per un lungo attimo, il tempo necessario per permettere la mia muscolatura interna di adattarsi a quella presenza, così invadente, calda.Sentivo il sangue pompare nei miei genitali, mentre le contrazioni vaginali, pulsanti come un cuore, premevano e risucchiavano il suo fallo, affondandolo ancora di più.Accarezzandomi dolcemente da dietro, mi spostò la camicetta verso il collo, liberando la mia schiena, ormai nuda. Poi, delicatamente, una sua mano scivolò sul mio petto, sui miei seni, ed afferrandone uno cominciò lentamente a strizzarmelo; l’altra mano salì verso il mio collo, spostò i miei capelli da un lato, mi toccò grezzamente il viso cercando la mia bocca.Quando la trovò, le sue dita me la invasero.Mentre cercavo di leccargliele, si avvinghiarono alla mia lingua, roteando ed affondando prepotentemente dentro la mia gola. Passavano poi sui miei denti, sul palato e, con un movimento a spirale, scendevano a toccarmi l’ugola. Estraendole morbidamente, trascinavano una enorme quantità di saliva che utilizzava per massaggiare le mie labbra, le mia guance, il mio mento.Iniziò a ritrarsi, come per caricarsi ad affondare il secondo colpo; la sua mano si spostò dal mio viso per prendermi i capelli, inarcandomi la schiena. L’altra mano, lasciando la presa dal mio seno, senza mai distaccarsi dal mio corpo, scivolò sulla mia pancia, delineò il mio fianco, raggiunse il mio gluteo e lo afferrò, stringendolo ed ...