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Ammucchiata Davvero Senza Limiti
Data: 21/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Patrizia V.
... grido, non so neppure io se di dolore o di piacere – Aahhh… Aahhh… Aach! L’ultimo strillo mi viene soffocato da un cazzo limaccioso e maleodorante: Nino mi ha scavalcato il torso e mi ha cacciato il cazzo in bocca, ancora fresco dell’inculata precedente. Ho un conato di vomito allidea di avere in bocca un cazzo che mi è appena stato nel culo, ma non ho scelta: lui mi chiude il naso obbligandomi ad aprire le fauci, e subito me le riempie con la sua canna durissima, spingendomi il glande oltre le tonsille. - Gghhh… - mi strozzo io, impotente – Gurgle! Gglhhh… Lele mi chiava il culo, scovolandomi il retto; Nico mi chiava la gola, scovolandomi l’esofago. E Franco mi tiene per mano, incoraggiandomi a prenderli entrambi… Poi Nico si sfila, arretrando un po’ e menandosi l’uccello prima di esplodermi in faccia: mi schizza la sua sborrata praticamente dritto negli occhi, sulla fronte e nei capelli; i fiotti successivi, meno potenti ma più abbondanti, mi innaffiano il collo e le tette, impiastricciandomi tutta della sua semenza densa e calda… Nico scivola via, soddisfatto, mentre Franco si piega su di me e mi bacia in bocca appassionatamente: evidentemente la sborra di Nico non lo disturba per nente, anzi… Lele continua a trapanarmi il culo con una ferocia bestiale: mi tiene le gambe aperte serrandomi le caviglie con le sue manacce callose, e intanto mi squarcia il buchetto, che ormai sarà diventato un bucone e che probabilmente non si richiuderà mai più… - Ti sborro in culo, ...
... baldracca… - rantola lui, spingendo ancora più in fondo e poi bloccandosi di colpo. Sento il suo arnese bestiale che pulsa violentemente dentro le mie viscere, e poi un calore intenso che mi si diffonde nelle viscere man mano che lo sperma mi allaga le budella… Mi ha farcita completamente. Lele si stacca da me, lasciandomi respirare; la cappellona esce dal mio sfintere con un rumore nauseante simile a quello di un tappo marcio che esce da una bottiglia. Ora spero soltanto che dal buco rotto non esca di tutto… Respiro, sollevata e triste al tempo stesso, ora che mi sento desolatamente vuota. Lele e Nico si scambiano un cinque, soddisfatti. Poi Lele si rivolge a Franco, che mi sta asciugando lo sperma dalla faccia: - Ehi, maritino: perché adesso non te lo godi anche tu, il culo della tua sposina? Ormai te l’abbiamo aperta a dovere, dovresti riuscirci anche tu a metterglielo… Franco s’illumina tutto. Si alza in piedi e mi tira sua per un braccio, improvvisamente pieno di energia: è il suo momento, ora che gli altri due si sono sfogati dentro di me, hanno le palle vuote e gli uccelli momentaneamente mosci. Mi sento usata, come una bambola rotta; non oppongo resistenza, e mi limito a belare un rassegnato: - Come mi vuoi? - Piegata sul tavolo, come prima – mi fa lui, sculacciandomi come ha visto fare agli altri due. Mi accascio sul tavolo con un lamento, aggrappandomi al bordo e offrrendo le terga al mio sposo, tutto ingrifato dallo spettacolo trucido a cui ha appena assistito. Questa volta ...