1. bella signora bionda vuoi fare bello sesso?


    Data: 21/10/2020, Categorie: Sensazioni Etero Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu

    ... sui 25 anni, o forse 30, a suo agio nel caldo africano di questa estate romana, che sorridendo lancia la sua proposta, come offrisse un gelato.Non passa nessuno. E le parole le escono di bocca senza che se ne accorga."ah sentiamo... e dove?"Lui si avvicina di un piccolo passo, le mani sempre in vista le palme girate verso di lei, e quel sorriso sul viso."posto tranquillo... qui... io tanta voglia e dopo tu ride e io ride..." e indica una rete laddove questa è tagliata e un sentiero nell'erba alta e gialla che porta verso una piccola casa vecchia, di quelle quando la città non aveva ancora ingoiato queste case di contadini, quando c'era ancora campagna, forse 40-50 anni fa, sopravvissuta chissà come in quel terreno incolto, che ora riconosce come quello accanto alla scuola delle suore, sicuramente loro, e per questo non edificato, per questo rimasto isola di prato e baracche e alberi, fra i palazzoni della periferia.Non dice nulla Anna, guarda quell'erba calpestata e pensa che ci vuole coraggio, ad abbandonare l'ombra dei platani per avventurarsi in quella savana bruciata dal sole, fino alla prossima ombra delle robinie che coprono i muri di tufo e le tegole rosse sbiadite della casupola. Ha il respiro corto e si guarda attorno.Basterebbe che qualcuno venisse. Che il sospetto di poter essere riconosciuta la riportasse alla realtà, per farla fuggire via.Ma non c'è nessuno. E quel silenzio sospende le regole del vivere civile. Quel vuoto nei palazzi la porta in altra epoca, o ...
    ... altra latitudine.Lui le si avvicina, sempre sorridendo. Lei sente il suo odore. Ha come un mancamento, inalando quell'afrore intenso e sconosciuto, ma che, le sembra, sia quello del sole e della terra bruciata, dell'erba gialla. Le sembra promani direttamente da essa, avvolgendola.Lui le accarezza il braccio nudo e lei sente un brivido. Trema, e respira profondamente. Lui le prende la mano."Vieni" le dice.Non ride più, e si guarda attorno furtivo, la sua preda è irretita ed è lì, insperata. Accelera il passo. Vuole uscire dalla vista della strada.Anche a lui il battito accelera. Il respiro si accorcia. E sente il sangue affluire verso il pene, prepotente.Sente la mano della donna morbida e arrendevole, nella sua. E il sangue ogni istante circola più velocemente, irrora le mucose, inturgidisce le labbra, porta al cervello scariche di ormoni che fanno affluire scene di penetrazioni in vagine bollenti, come flash, di gambe attorno ai fianchi, di natiche da afferrare e mammelle da impastare.Anna lo segue, inciampa e lui la sorregge. Vede i suoi piedi riempirsi di polvere. Arrivano all'ombra delle robinie. Davanti alla porta di quella casetta di mattoni grezzi, l'intonaco di colori sbiaditi laddove è rimasto, celeste, rosa. E mattonelle di chissà quale bagno. Un filo con delle magliette stese."casa mia "dice lui. E le mostra quel tugurio, con un certo orgoglio. E poi le accarezza il braccio nudo. E lei sta ferma, gli occhi socchiusi. Lo lascia fare e lui diventa più audace. Le ...