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Che godute al cinema trianon!
Data: 24/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: PinoDell99
... all’improvviso, smise di succhiare il mio cazzo e abbracciandomi mi sussurrò che era arrivato il momento di spostarci verso i bagni. Io le chiesi di aspettare ancora qualche minuto, forse perché temevo che un cambio di scena avrebbe potuto far calare la tensione erotica e spaventare il ragazzo. Ma lei mi invitò a seguirla perché – mi disse – sarebbe stato l’unico modo per capire le reali intenzioni del ragazzo. Mi ricomposi riallacciando la patta e mi avviai verso i bagni seguendo Bruna che, passando davanti al ragazzo, gli sorrise mostrandogli la lingua come un invito a farsi leccare. Notai nel suo atteggiamento l’eccitazione che lo aveva conquistato, mista allo stupore che lo spettacolo si stesse concludendo. Mentre proseguivo verso i bagni, seguivo i suoi movimenti con la coda dell’occhio. Ci seguiva. Come previsto da Bruna, ci stava seguendo. In quel momento, per fortuna, nei bagni non c’era anima viva. Bruna si diresse decisa verso il bagno più distante dall’ingresso che, oltretutto, era anche quello più spazioso. Non c’era esattamente un magnifico odore ma anche questo contribuiva ad aumentare l’eccitazione. Entrai dopo di lei nel bagno e Bruna accostò leggermente la porta senza chiuderla. Lasciò appena uno spiraglio aperto, affinché si potesse guardare all’interno. Anche Bruna si dimostrava eccitata dalla situazione che, devo dire, era veramente intrigante. Mi spogliò in pochi secondi abbassandomi calzoni e mutande e poi sollevò la sua minigonna e si abbassò il ...
... perizoma, che teneva costretto il suo cazzo in mezzo alle cosce. Non era duro come il mio, ma era un cazzo di tutto rispetto. Istintivamente mi venne di stringerlo e di masturbarlo. Bruna sorrise di questo mio gesto e mi baciò con tenerezza. Mentre Bruna mi slinguazzava ed io gli segavo il cazzo, sempre più duro, girai leggermente la testa verso l’apertura della porta e notai che il ragazzo ci guardava sempre più eccitato, toccandosi la patta. Bruna, a quel punto, spalancò la porta offrendo alla vista, stavolta in piena luce, i nostri corpi seminudi e i nostri cazzi sempre più duri. Il ragazzo non capiva più nulla. Ci guardava leccandosi le labbra. Continuava a strofinarsi la patta. A quel punto Bruna si sporse sulla soglia e gli fece segno di entrare. Lui non staccava il suo sguardo dai nostri cazzi. Mi sembrò impaurito dalla situazione tanto è vero che accennò un gesto di diniego con la testa. Ma Bruna aveva deciso che quella sera avremmo dovuto fare la festa al ragazzo. Uscì dal bagno e, dopo averlo accarezzato sulla patta, lo sospinse dentro il bagno chiudendo la porta con il chiavistello. Mi spostai verso la tazza per far posto al ragazzo. Il locale era abbastanza ampio da ospitare tutti e tre. Come ti chiami? – gli chiesi per rompere il ghiaccio ed allentare un po’ la tensione – Angelo – mi rispose -. Guardandolo da vicino mi resi conto che dimostrava meno di 20 anni, al massimo 18 ma non ero nemmeno tanto sicuro. La situazione era questa: io e Bruna eravamo praticamente nudi ...