1. A Modo Suo


    Data: 09/12/2017, Categorie: Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Sensazioni Autore: Milka, Fonte: RaccontiMilu

    Sono sdraiata su un letto matrimoniale, con braccia e gambe divaricate, le caviglie e i polsi sono legati ognuno al rispettivo angolo del letto. Indosso solo delle decolt&egrave nere, un paio di calze autoreggenti e una benda, che mi fascia gli occhi. Non posso muovermi né vedere.. ma gli altri sensi sono sufficienti per sentire la sua presenza. L�olfatto mi fa inebriare del suo profumo e l�udito &egrave teso a captare ogni suo più piccolo movimento. Sono completamente indifesa, inerme, impotente.. in suo potere.Poi un tocco. Con una mano mi sfiora il ventre e solo questo piccolo contatto mi fa contrarre tutti i muscoli. Sento le sue dita risalire, talmente leggere da sembrare una piuma. Passano per l�ombelico, in mezzo ai seni, sul collo, sotto al mento� fanno una leggera pressione sulle labbra, per farle dischiudere, e mi rendo conto solo ora che le stavo mordendo.La benda viene sollevata� e finalmente la vedo.&egrave seduta sul bordo del letto, con le gambe nude accavallate. Indossa solo dei tacchi a spillo rosso fuoco e un corsetto di lattice nero che le avvolge il seno generoso. I capelli lunghi e corvini le scendono sulle spalle e le incorniciano il volto. Le sue stupende labbra sono colorate di un rosso intenso e i suoi occhi scuri sono fissi sui miei.&egrave da diverse settimane che ormai portiamo avanti questo nostro �gioco�, eppure non mi sono ancora abituata a questo senso di autorevolezza che la avvolge, come se fosse una sorta di aura invisibile.Non riesco ...
    ... a sostenere il suo sguardo gelido, così abbasso il capo, in segno di sottomissione. A lei però questo non sta bene. Si china su di me e, con due dita sotto il mento, mi costringe a rialzare la testa, facendomi inevitabilmente incrociare il suo sguardo.�Sei diventata timida tutto a un tratto?�Non sono timida. La verità &egrave che la sua sola presenza &egrave sufficiente a farmi sentire piccola quanto un granello di sale. Le rispondo scuotendo la testa, in segno negativo."Oh, a quanto vedo abbiamo perso anche l'uso della parola."Si alza e si dirige verso il cassettone appoggiato alla parete della stanza. I miei occhi non si staccano da lei per neanche un istante, o meglio, dovrei dire che non si staccano dal suo fondoschiena tondo e ancheggiante. Con mio immenso piacere si china per aprire il penultimo cassetto, donandomi una splendida vista, ed estrarre qualcosa che, dalla posizione in cui mi trovo, non riesco a identificare."Come ben saprai, ho dei giocattoli che sono in grado di fare altrettanto."Solleva il braccio e noto che in mano tiene un gag di colore rosso. Non appena lo vedo, sul mio viso compare un sorriso malizioso e sento crescere dentro di me l'eccitazione."Nonostante la situazione in cui ti sei cacciata, trovi anche il tempo di sghignazzare? Signorina.. so io come far sparire quel sorrisetto dal tuo bel faccino."Viene verso di me e, senza troppa delicatezza, mi infila il gag tra le labbra, fissando il cinturino sulla mia nuca.Si risiede sul letto e rimane a ...
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