1. A Modo Suo


    Data: 09/12/2017, Categorie: Lesbo Dominazione / BDSM Autoerotismo Sensazioni Autore: Milka, Fonte: RaccontiMilu

    ... a controllare, la finiamo qui."Mi pietrifico. Riconosco questo tono. Il suo non &egrave un consiglio, tantomeno una richiesta. E' un ordine. La conosco abbastanza bene da sapere che le sue non sono parole al vento. Sono un dato di fatto. Senza se, senza ma. Qui dentro la sua parola &egrave legge.Finirla ora? Non ci penso nemmeno. Devo riuscire a darmi un contegno.Passano un paio di minuti prima che il mio respiro torni ad un ritmo accettabile. Minuti che mi lasciano con un misto di impazienza di ricevere le sue attenzioni e paura che lei, invece, decida di negarmele.Finalmente le sue labbra tornano sul mio seno. Ricominciano a coccolarlo, con la stessa dolcezza di prima.A un certo punto, però, sento nuovamente i suoi denti affondare nella mia carne. Tuttavia, la differenza &egrave che questa volta non vogliono ferirmi, vogliono semplicemente farmi impazzire. Comincia a mordicchiarmi il capezzolo e a tirarlo delicatamente verso di s&egrave, per poi mollarlo e divertirsi a guardare il mio seno ballonzolare.Ma &egrave quando sento le sue unghie sulla mia pelle che il mio contegno comincia a venir meno. Si posano sul mio pube e da lì cominciano a salire, lentamente. Passano per la pancia e ad ogni centimetro percorso aumentano la pressione.Quando arrivano sul seno il mio autocontrollo va a farsi benedire: inarco la schiena e rilascio un vero e proprio urlo di frustrazione.Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Anche questa volta Newton ci ha preso.. per mia ...
    ... sfortuna.Non faccio neanche a tempo a rendermi conto di cosa sia successo, che una nuova fitta di dolore, molto più intensa e penetrante di quelle di prima, mi toglie il respiro. I suoi denti sembrano aver completamente dimenticato la dolcezza e la gentilezza di poco fa, e si sono avventati ferocemente sulla carne del mio inguine."Eri stata avvisata."Il dolore &egrave talmente intenso da impedirmi perfino di urlare. Rilascio solo un lungo lamento, che probabilmente &egrave lo stesso verso che fa una preda quando viene azzannata dal suo predatore.La sento alzarsi e dirigersi verso la testiera del letto. Armeggia con le corde, e in pochi secondi mi ha liberato i polsi.Non può essere seria. Non può davvero pensare di lasciarmi in queste condizioni. Non dopo tutto quello che mi ha fatto!Quando mi toglie il gag tento il tutto e per tutto."Perdonami, non volevo disubbidirti.. non puoi lasciarmi così! Farò qualsiasi cosa tu mi dica.. ti prego!"L'eccitazione ha preso il sopravvento sulla razionalità, e solo dopo averle pronunciate mi rendo conto della pericolosità di queste parole.Lei sta in silenzio per qualche istante. Ho ancora la benada sugli occhi, quindi non posso vederla, e questo fa si che i secondi che passano sembrino ore."Toccati."Rimango perplessa. Penso di non aver capito bene."Cosa?"Nessuna risposta. Sento solo i suoi tacchi allontanarsi da me.La sua richiesta &egrave stata chiara. Non ha bisogno di nessuna precisazione e, cosa più importante, lei non ripete.. mai.La ...
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