1. Il Cazzo Enorme Di Papà 3a Parte


    Data: 27/10/2020, Categorie: Incesti Autore: Pierre

    Lecco con una brama famelica il cazzo di papà. Mi ritrovo così inginocchiata nella mia cameretta, con papà appoggiato alla mia scrivania che, a gambe divaricate, mi accarezza i capelli mentre io gli lecco diligente e golosa tutta l'asta, partendo dalla cappella e scendendo fino alle palle ricoperte di peli. Affondo la bocca nei coglioni pelosi di papà, mi sento una troia vera, una porca oscena, e questo mi riempie di una euforia sconosciuta, mai provata prima. Ed ebbra di questo piacere osceno slinguo avida tra quella peluria e le palle vigorose e con una lunga leccata risalgo tutta la sua enorme asta e ritrovo la cappella grossa e dura. "Mmmmmm che brava che sei tesoro... Me lo sentivo che in fondo sapessi essere così troia..." "Cosa... te lo faceva... sentire, papà?...", gli chiedo mentre ho la bocca impegnata a leccargli il cazzo. "Niente di preciso, era solo una sensazione... mmmm... ho cominciato a farmi le seghe pensando a te da quando hai compiuto tredici anni... da quando il tuo corpo si è sviluppato... Mmmm, mi sparavo le seghe immaginando che tu un giorno diventassi la mia troia che mi succhia famelica il cazzo... e come vedi quel sogno si è avverato...". Papà commenta soddisfatto e il suo parlare si interrompe più volte per gli ansimi di piacere che rilascia, mentre io gli continuo a divorare il cazzo sfregandolo con le labbra e la lingua e succhiandolo fino a sentirmelo in gola. Sì, ho divorato il cazzo di papà, una verga enorme come l'asso di bastoni, con ...
    ... l'asta attraversata da vene pulsanti e una cappella tanto grossa che poi mi ha fatto male la mascella dallo sforzo di tenerla spalancata. Ho affondato poi le unghie nelle sue cosce come per aggrapparmici, ed ho offerto la mia faccia sporgendola alle smanettate che si è dato per scaricarmi in bocca e sul collo tutta la sua sborra. "Oh, sììì... prendi, prendi!", rantola papà mentre dirige la sua grossa nerchia davanti alla mia faccia. La investe di una serie di schizzi copiosi che prendo in bocca, sulle guance e sul mento. Ce n'è anche una bella dose per le mie tette. Papà abbassa quel cazzo duro come fosse la cloche di un elicottero, dirigendolo sulle tette che spuntano generose dalla scollatura della succinta canottiera. Ho la testa piegata all'indietro e mi godo la sensazione della sborra vischiosa di papà che mi cola lungo il collo, il suo odore pregnante mi entra forte nelle narici e sento poi altri getti caldi e appiccicosi arrivarmi sulle tette. Adesso sono io che voglio placare i miei bollenti spiriti. Ho la fica che pulsa e mi levo gli short e le mutandine senza alcuna esitazione. Non ho più remore, ho fatto un pompino fantastico a papà, non credevo neanche di sfoggiare tanto talento nell'arte pompinara, e la mia fica reclama la sua parte. "Papà, adesso devi soddisfare me!" Gli dico mentre mi sfilo le mutandine. Papà guarda la mia fica depilata, fresca e dalle labbra belle lisce e fa un commento compiaciuto. "Wow tesoro, hai una passerina davvero niente male! Fammela ...
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