La vicina!
Data: 29/10/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: lavoratore, Fonte: Annunci69
Sono arrivato nella mia nuova casa da tre settimane e sono single da un mese. Se penso che avremmo dovuto essere in due qui dentro mi spacco la testa con un martello. Che vada a farsi fottere, la maledetta zoccola. Meno male che l’ho colta sul fatto o avrei perso altro tempo con lei. Sono un maiale con il botto eppure alla vacca non bastava. Si faceva scopare anche dal postino. Roba da non credere. La sodomizzavo quasi tutte le sere, aveva un culo che avrebbe potuto ospitare un treno, ormai.
Mi sto facendo una sigaretta e controllo se la vicina di casa si mette il pigiamino pure stasera. Mi faccio belle seghe nascosto qui dietro. La cosa che mi entusiasma di più è che solo io, da questa finestra, posso curiosare nella sua villa. A volte penso che lo show sia proprio per me.
Sta stirando in perizoma e senza reggiseno. Ha una tavola bassa, tanto che deve chinarsi.
Ah, no, ora che ci faccio caso non è la tavola ad essere sproporzionata, è lei che oltre a essere alta ha anche i tacchi a spillo.
Si è appena voltata. Non so se mi sta guardando: non riesco a percepire se dalla sua angolazione può vedermi bene. Tiro fuori l’uccello duro, mi trastullo un po’ guardandole le poppe. Mi alzo sulle punte per mostrarlo, per capire se effettivamente i suoi occhi arrivano fin quassù. Lei apre la bocca, tira fuori la lingua e fa un movimento per simulare una pompa. La tipa mi vede, altroché se mi vede. Il mio cazzo diventa ancora più turgido.
Senza pensarci un solo minuto ...
... mi fiondo giù per le scale con l’erezione che mi fa male, schiacciata nelle mutande. Suono il campanello della signora Vallecchi. Lei sa benissimo che sono io, dopo avermi invitato in quel modo. Mi apre, corro sul selciato e in un attimo mi trovo in mezzo ai gatti sul portico. Mi lascia entrare.
“Ciao” mi dice arrapata.
Io non la saluto neppure, rimango a fissarle le tette nude. Lei mi guarda spudoratamente il cazzo. Mi fa pensare a quella troia della mia ex, che probabilmente faceva proprio come questa maiala della porta accanto. Mi sale una rabbia da capogiro che intendo sfogare sulla vicina con brutalità. Le chiedo, per sicurezza:
“Dov’è tuo marito?”
“Mi spii tutti giorni, dovresti sapere quando torna.”
“E invece no, ti guardo perché mi provochi, e ho immaginato di scoparti, tutto qui.”
“Hai immaginato di scoparmi? Allora scopami il culo.”
La vicina lancia i tacchi muovendo le caviglie sinuose come due fruste. Le sue cosce sottili mi fanno venir voglia di amarla con gentilezza, ma quando toglie il perizoma, si mette con i gomiti sul tavolo e spalanca la fica tra le chiappe strette, le corro incontro con il cazzo solido come uno sfollagente. La penetro senza remore, subito veloce e profondo. Le faccio male nella fica, ma se vuole che glielo metta nell’altro buco sono pronto a dare in escandescenze. Lo tiro fuori: è fradicio, è pronto per essere ficcato nel suo culo. Con la rozzezza più turpe glielo infilo nell’ano e inizio a riempirla con ardore. E’ ...