Incontri pericolosi
Data: 10/12/2017,
Categorie:
Trans
Autore: angietrav, Fonte: Annunci69
Faccio sempre attenzione a selezionare i partner dei miei incontri, non voglio sorprese per la mia riservatezza e incolumità. Quella volta però, quando il giovane entrò nel mio appartamento, mi accorsi subito che avrei potuto correre dei rischi. Il giovane, alto e longilineo, anche piacevole nell’aspetto ed abbigliamento, aveva uno sguardo ed una attitudine da mariuolo che non mi piaceva.
Io mi ero preparata per l’incontro serale come sempre: depilata, cremosa e burrosa fuori e dentro, truccata in modo elegante, da signora matura però porcella e, … molto profumata. Indossavo un vestitino leggero leopardato e corto, di quelli con le spalline fini che si tolgono facilmente. Sotto un filo, leopardato anche quello, ed autoreggenti beige trasparenti. Scarpe décolleté rosse con tacco da 12 cm. La mia parrucca castano chiaro a caschetto è ben pettinata e profumata.
In queste situazioni, quando mi trovo sola con un uomo che non conosco e nel quale non ho fiducia, cerco di essere gentile e sottomessa, e fare quel che il maschio vuole, mantenendolo calmo ed appagato affinché se ne vada con piacere di entrambi. E così è stato anche quella volta, mio malgrado.
Il giovane, forse sui 25 anni, ha uno sguardo sarcastico e con un sorrisetto irriverente. Appena entrato mi ha squadrata dicendo: …”e così tu saresti Angie la troia, adesso mi fai vedere di cosa sei capace”. Mi ha intimato di togliermi le mutandine e mi ha messo subito due dita a gancio nella figa anale in modo da ...
... dirigermi a suo piacere. Strattonandomi, e dicendo “vai piano non correre, fatti vedere da tutti quanto sei troia”, ha aperto le tende del soggiorno che ha una grande vetrata che dà sul terrazzo dell’appartamento e dal quale si vedono tutti i giardini interni degli edifici attorno, cosicché, se qualcuno avesse voluto, avrebbe potuto assistere alla scena di una femmina strattonata da un maschio che la dirige con una mano nella figa: emozione e paura assieme, queste le mie sensazioni.
Lui guarda soddisfatto fuori dalla vetrata (aperta per il caldo estivo) come a dire: è mia e me la scopo io, voi guardate. Quindi mi porta in camera da letto, toglie le dita dalla figa, si avvicina al viso, pensavo mi volesse baciare, ma invece no, mi mette le dita in bocca perché gliele ciucci ben bene, per me è un piacere. Però poi mi prende i capezzoli strizzandoli, cosa che a me piace ed eccita. Sempre ho l’illusione che in questo modo mi cresca il tanto desiderato seno. Comincio a gemere dalla emozione, poi però la pressione aumenta ed al piacere si sostituisce il dolore, gli dico che mi sta facendo male. Lui allora sorride, “oh ti faccio male eh, poverina la troietta” e mi prende tutti e due i seni con le mani e comincia a stringerli con le dita, sento le unghie entrarmi nella pelle e fare male. Gemo e gli dico, sommessa, di smettere per favore. Meno male che smette subito, ma non è per compiacermi, già ha altro per la testa. Intanto però mi ha lasciato i segni sul décolleté.
Io gli sto ...