1. Quattro contro uno parte prima


    Data: 01/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Schiavogay

    Ero sul lungomare della mia città facendomi la mia corsetta domenicale al tepore dell'alba primaverile.
    
    Con un bel fiatone soddisfatto e muscoli caldi mi rilassavavo sempre così.
    
    Il viale quasi deserto mi incitava a continuare arrivando fino al porto sgombro di ogni entità.
    
    Un'auto mi si affiancò in quel momento.
    
    Sembra volermi fermare per chiedere informazioni.
    
    Si abbassò il finestrino del lato passeggero.
    
    "Scusami per lo stadio?"
    
    Quattro uomini maturi alla ricerca del campo sportivo per la partita del pomeriggio pensai.
    
    "Si guardate non ci manca molto, andate dritti poi a destra........ "
    
    Risposi educatamente perchè mi era stato chiesto con molta cortesia.
    
    "Oh grazie e un bar qui vicino per far colazione?"
    
    Continuarono visto la mia disponibilità.
    
    "Si guardate poco più avanti ce nè uno vi conviene parcheggiare qui"
    
    Non mi sembrava nulla di anormale.
    
    Loro parcheggiarono cinquanta metri davanti alla mia corsa e mi ritrovai a raggiungerli mentre uscivano dall'auto.
    
    Faccio un gesto per salutarli passandogli accanto, ma mi sentii afferrato per un braccio da uno di loro.
    
    Non capii più nulla.
    
    Mi ritrovai spinto sui sedili posteriori della loro auto, con un uomo a destra e uno a sinistra mentre in un men che non si dica l'autista ripartii.
    
    "Cosa volete da me?"
    
    Urlai inevitabilmente, ma loro non risposero.
    
    Il più robusto tra loro mi afferra per la nuca e violentemente mi costringe a strofinare la mia guancia sulla zip dei ...
    ... suoi jeans già gonfi.
    
    L'altro uomo mi teneva le mani ferme dietro alla schiena mentre il terzo, quella sul lato passeggero e in ginocchio sul suo sedile ed anche lui faceva peso sulle mie spalle immobilizzandomi sulle cosce dell'uomo più robusto.
    
    Pensavo ad uno scherzo cretino di qualche amico fuori di testa, quindi provai a rilassarmi e stare al gioco solo per far calmare anche loro, pensavo che resistere mi avrebbe procurato guai seri e anche botte pesanti.
    
    Così successe, immobile ma senza quella violenza iniziale li sentivo parlare.
    
    "Gira, gira qui è perfetto!"
    
    Non vedevo nulla se non il blu dei jeans e il gonfiore del loro interno preponderante e marmoreo.
    
    Avevo paura ma cercavo di convincermi appunto di uno scherzo.
    
    Fino a quando non senti aprirsi i pantaloni e presentarmi il suo enorme pisello oltre che alla vista al serio contatto della mia faccia.
    
    Ero schifato al vomito nel solo sentirle l'odore.
    
    "Apri la bocca!"
    
    Urlò afferrandomi saldamente per i capelli.
    
    Disperato capì non si trattasse per nulla di uno scherzo cretino.
    
    Serravo le labbra nonostante i conati di vomito mi si affacciavano in gola.
    
    "Apriiii!!!"
    
    Continuava ad urlare.
    
    L'uomo alle mie spalle mi infilò una sua mano dentro i pantalonciti da running da dietro.
    
    Mi afferrò i testicoli così forte da farmi urlare dal dolore e lì che mi ritrovai ad affogare con quel enorme pisello in gola.
    
    Panico e incredulità mi pervasero sangue ossa muscoli e cervello.
    
    Chissà ...
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