Come diventai cuckold
Data: 10/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: mariamario58
... po� e poi cominciò un su e giù meraviglioso finché sei o sette fiotti caldi m�inondarono e finii senza neanche toccarmi. Stemmo per un po� sul letto senza parlare, fino a quando non mi mossi per andare a lavarmi e mi rivestii.Le due esperienze gay vissute (storia del treno e del cinema) avevano messo in subbuglio la mia personalità, come se fosse scattata una molla erotica incontrollabile. Ho ripetuto qualche uscita nei cinema e, pur incontrando belle situazioni, sentivo che volevo qualcosa di più. Ripensavo in continuazione ad una situazione che ha coinvolto me e mia moglie nel periodo in cui eravamo a Messina, per lavoro. Una circostanza che allora non avevo capito. Eravamo appena sposati e la solitudine della città non ci spaventava. Uscivo alla mattina per recarmi al lavoro e Maria passava il giorno tra la casa e l�uscita per la spesa. La sera, dopo cena, una passeggiata per il centro. Questa la giornata tipo salvo il sabato e la domenica dedicata alla visita dei centri nei dintorni, sino a Taormina e Catania. Fu proprio, un sabato, a Catania che incontrammo Salvo, il geometra della sede siciliana. Gli presentai mia moglie e fummo invitati per un aperitivo in un bar di Via Etnea. Discutemmo del più e del meno per una buona mezzora, Maria rimase ben disposta ai racconti di Salvo, lo trovava simpatico e non ebbe niente da obiettare, avevamo in programma un ristorantino ad Ognina, quando ci disse che lui viveva solo e gli avrebbe fatto piacere farci assaggiare la sua ...
... cucina. Viveva in un piccolo appartamento, ben arredato, in una traversa di Via Etnea. Ci fece accomodare sul divano e cominciò a darsi da fare per preparare il pranzo, Maria chiese se servisse una mano, accettò volentieri. Il pranzo, ottimo, fu reso ancor più piacevole dai racconti e dalle barzellette che Salvo raccontava con maestria. Il vino ci rese ancora più allegri. Salvo iniziò una barzelletta ma subito si fermò: è un po� spinta � disse e Maria divenne rossa ancor prima di sentirla e Salvo, accortosi dell�ingenuità di Maria, disse: meglio di no, Maria credo non gradisce. Notavo gli sguardi, i complimenti di Salvo verso Maria, che arrossiva ed abbassava gli occhi. Allora non li capii, come pure i doppi sensi delle sue barzellette. Ci propose, visto che era sabato, di restare a dormire da lui in quanto la domenica ci avrebbe fatto da cicerone e di passare il pomeriggio al cinema, davano la prima di Fantozzi, accettammo volentieri. Arrivammo al cinema poco oltre i giardini Bellini. La sala era semideserta, Salvo s�incamminò verso le ultime file e ci fece accomodare, Maria era nel mezzo. Dopo un po� il buio, il film inizio, Maria si mise sottobraccio appoggiandosi con la testa sulle mie spalle e tra risate a crepapelle ci dimenticammo di Salvo, lo guardai per approvare la scelta del film ma il suo era uno sguardo serio, quasi assente. Lo spettacolo andava avanti, ogni tanto Maria si stringeva, ad impulsi, di più al mio braccio. Fine del primo tempo, luci in sala e in cerca dello ...