Come diventai cuckold
Data: 10/12/2017,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: mariamario58
... sguardo di Salvo noto che aveva il braccio di là dal bracciolo, sullo spazio lasciato libero da Maria per avvicinarsi a me. Maria aveva il viso rosso e ho notato che il vestitino leggero era sicuramente un po� su per lei solitamente pudica. Gli dissi in un orecchio di abbassarlo. Le luci si spensero, iniziò il secondo tempo. Ogni tanto sentivo Maria contrarsi e stringere forte il mio braccio, non gli diedi peso e continuai a vedere il film. Ad un�ennesima contrazione di Maria chiesi cosa avesse e lei mi rispose che Salvo la stava toccando nonostante si fosse scansata diverse volte; un misto di rabbia e d�eccitazione mi prese alla testa e ripensando alle mie esperienze passate avevo il cazzo che mi esplodeva nei pantaloni. Replicai che forse si sbagliava. Non avevo la forza né la voglia di reagire, tanto era la mia eccitazione. Diedi uno sguardo furtivo alle sue gambe e notai il vestito arrivato a mezza coscia ma Salvo era li fermo. Gli dissi di tirarlo giù, cosa che lei fece. Il film terminò, uscimmo ed andammo a prendere un gelato. Salvo si rivelò ancora una volta un mattatore con le sue storie, ma scorsi che Maria non ne rideva più come a pranzo. In un momento che restammo soli, Maria mi disse che si ...
... vergognava e che voleva tornare a casa ed io gli risposi che figura ci facciamo, e poi ci sono io. In quel momento l�idea di saperla scopata da Salvo iniziò a martellarmi il cervello. Una volta di nuovo in casa ci sedemmo sul divano, Maria andò a rinfrescarsi, e Salvo pensava a cosa fare per cena, lui voleva mettersi ai fornelli ma gli proposi di prendere qualcosa in rosticceria, accettò. Dissi a Maria che scendevo per andare in rosticceria e lei restò imbambolata, come avesse paura. La tranquillizzai ed uscii. Faticai un bel po� a trovare la rosticceria, forse a causa del pensare a Maria sola con Salvo mi ero talmente eccitato ad immaginare cosa stessero facendo che allungai il percorso. Tornai dopo un�oretta, suonai al citofono e dovetti attendere buoni cinque minuti che mi aprissero. Salgo con il cuore in gola, mi apre Salvo in pantaloncini corti che mostravano due gambe robuste, Maria è sul divano, silenziosa. La saluto e lei, quasi assente, non mi risponde e solo una battuta di Salvo le fa tornare un sorriso sulle labbra. La cena va avanti allegramente solo grazie alla simpatia del nostro anfitrione. Finita la cena Maria dice di voler tornare a casa e Salvo non insiste nel farci rimanere ed andiamo.