1. la nuova azienda - 7 (fine prima parte)


    Data: 04/11/2020, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: isher

    Quando fummo soli calò nella stanza un silenzio irreale che,d'mprovviso, fu rotto da una risata isterica di Simonetta.La moglie di Renato reagì in quel modo forse perch&egrave si erasentita più umiliata di mia moglie, più esposta a critiche o abattute taglienti a causa del suo fisico così imponente...almeno a confronto con Michela.Tuttavia più passavano i minuti e le ore, e più la moglie diRenato mi intrigava: forse perché aveva dieci anni più di meo perché aveva forme più abbondanti di Marina o piùsemplicemente perch&egrave era diversa da lei.Sapevo, per sentito dire, che scopare in una figa che nonera la solita, era un'esperienza unica e che valeva la penafare.Simonetta finalemente si calmò , o meglio smise di ridere einiziò a parlare rivolgendosi a Marina:"E' stata una cosa terribile. Mai e poi mai avrei pensato cheuna donna potesse umiliarmi e usarmi in questa maniera.Non so se lascerò perdere: stanotte ci penso e domani vifarò sapere. Ho il buco del culo dolorante, le chiappe chehanno preso fuoco, i capezzoli martoriati e la mandibolache quasi non la sento.La figa mi brucia. Vado a docciarmie poi a dormire.Tu, Marina, fai come vuoi. E tu, Renato, tisei goduto lo spettacolo, vero? Dormirai sul divano."E si avviò verso la doccia.Marina mi guardò e mi fece cenno di seguirla. LasciamoRenato e Simonetta alle loro discussioni e,per privacy,richiudemmo il passaggio tra le due stanze.Io: "Ma ti sembra logico il comportamento di Simonetta?"Marina:" Se ci foste stati voi al nostro ...
    ... posto a farvi inculare efrustare, avesti detto anche tu le stesse cose. O almeno tisaresti interrogato se continuare o meno".E ,voltandomi le spalle, entrò in bagno per farsi la doccia.Lasciò la porta aperta forse perch&egrave attendeva da me unareazione: cosa che avvenne.Io:" Sarà anche vero ciò che hai detto, ma siete voi che aveteaccettato e sapevate bene a cosa andavate incontro. Certo chese anche tu vuoi ripensarci, fai pure, sei libera".Marina:"Anch'io come Simonetta stanotte ci penserò"Io:"Così però metti a repentaglio le sorti della tua azienda:avevo capito che questi incontri avrebbero risolto i problemi."Marina:"In ogni caso deciderò stanotte cosa fare e non fare".E uscì dalla doccia, le porsi un accappattoio, e non potei nonscorgere i segni delle frustate, le chiappe che lasciavanointravedere il buchino del culo che oggi era stato sverginato.E tutto ciò mi provocò un'altra erezione che, per fortuna, leinon scorse evitando così un'ulteriore discussione.Io:" Devo dormire anch'io nel divano?"Marina:"No, ma non devi provocarmi o parlarmi"La notte trascorse senza che ci fossero voci: l'unico suonoche si udì fu quello del nostro respiro.La domenica mattina non si vide nessuno, n&egrave i nostri vicinisi fecero vivi e neanche noi, se per questo: eppure erano giàle dieci e mezza.A un certo punto sul cellulare di mia moglie arrivò un sms:lei prese il telefono e lesse il testo a voce alta.Marina: "Tenetevi pronte per le 3 del pomeriggio.Sarà l'ultimoincontro per questo week ...
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