1. Sottomissione


    Data: 05/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Patrizia V.

    ... leggermente ruvida… Le sue cosce saranno lunghe un metro ciascuna, snelle e nervose come quelle di un’atleta olimpica. Lei mi afferra i capelli con una mano, attirandomi la faccia contro il suo sesso, mentre con l’altra si apre la figa e me la porge per farsela leccare. Io non posso fare altro che obbedire: passo la lingua sulle grandi labbra e la spingo all’interno della vagina, trovandola già abbondantemente irrorata di succhi dolci e sottili… - Aahhh! – geme Pat, schiacciandomi la fregna contro come se mi stesse scopando la faccia – Forza con quella lingua, lurida cagna! Fammi godere… Assaggio le sue secrezioni e prendo coraggio; passo le mani intorno alle sue cosce nude e spingo la lingua all’interno della spacca, cominciando a succhiare. Sento le sue dita dure rinserrarmi i capelli e governare i miei movimenti come se io fossi nient’altro che uno strumento passivo del suo piacere, e probabilemte è proprio così. Accanto a noi, Franco è sottomesso esattamente quanto me: lecca la figa di Eva come un cagnolino obbediente, e l’olandesina sembra apprezzare i suoi sforzi con gemiti deboli e controllati, quanto quelli di Pat sono intensi e sguaiati. Le secrezioni vaginali di Pat si fanno più abbondanti man mano che scavo con la lingua all’interno della sua figa fradicia, e io bevo avidamente quel nettare sublime che ho imparato ormai ad apprezzare quanto e più del seme maschile. - Aah! Brava cagnetta, così… Provo un fremito di piacere nel rendermi conto che la quarantenne ...
    ... che mi sta obbligando a leccarle la figa sta apprezzando i miei sforzi, e slinguo con rinnovato entusiasmo: ormai non mi sento più forzata, e ci sto provando sempre più gusto. Quando però Pat si accorge del mio crescente entusiasmo nel praticarle il connilinguo, torna a stringermi i capelli e mi strappa al mio pasto appassionato. - Adesso basta leccare, cagna! – mi fa, con tono schifato – Ora è tempo di succhiare… Io esito, confusa: Eva ha fatto lo stesso con mio marito, e ora siamo entrambi in ginocchio davanti alle rispettive padrone, incerti sul da farsi. Rabbrividisco quando entrambe le lesbiche mettono mano alle sacche da spiaggia che portavano ancora in spalla: le guardo estrarne due arnesi che in un primo momento non riconosco. Poi Pat si porta l’attrezzo alla vita e lo indossa con aria esperta, allacciandosi le cinghie sui fianchi, e io mi rendo conto che quelle che temevo fossero armi in effetti lo sono, anche se in senso lato: si tratta di uno strap-on inguinale, con doppio dildo, interno ed esterno. La veneta e la sua amica ne hanno uno ciascuna, perfettamente identici, e li portano con evidente disinvoltura a dispetto di tutto il lattice di gomma che si sono infilate in figa per fissarli: adesso i due dildi esterni puntano minacciosi alle nostre facce, e io mi rendo conto che il nostro destino è segnato. - Succhia, cagna! – mi intima Pat in tono perentorio – Fammi vedere cosa sai fare… E insalivalo bene, perché la tua saliva è tutto il lubrificante che abbiamo a ...
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