1. Prima di lasciare il baito


    Data: 06/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn

    ... che lo avvolgono, lo stringono, mi fanno percepire piaceri nuovi, forti e voglia che mi assale, il ritmi aumenta, e lui inizia a muoversi regolandosi a me, piantandolo il più possibile dentro. Allunga le mani verso di me, penso che vorrà fare ora, e un attimo dopo sono sui miei capezzoli, li stringe, li tira, li gira, il dolore leggero che percepisco mi addizza ulteriormente il cazzo e il ritmo diventa corsa. Più aumento, più sento che gioisce, più mi scapezzola, più godo e sento l’esplosione di piacere che si avvicina velocemente.
    
    Sento il suo cazzo vibrare, è più duro e pulsa maggiormente rispetto alla scopata di prima. Capisco che non durerà ancora molto e continua a godermi questa semi auto cavalcata, godendolo quando è tutto in me, duro, forte, grosso, palpitante.
    
    E’ lui ora che aumenta mandando fuori sincronia il ritmo suo con il mio, ma stà per godermi e non smette di arrivare in fondo con colpi sempre più violenti e duri, mentre sento il cazzo pulsare e ingrossarsi dentro le mie pareti calde, vogliose e ricettive.
    
    Un urlo soffocato con contrazioni addominali violente e continue, mi preannuncia la sborrata imminente, che inizia con getti che sento singolarmente sia per l’ingrossarsi del cazzo con il suo successivo rilassamento, sia per la quantità che sento in me. Mentre viene mi massacra i capezzoli, li stringe e li tira come volesse togliermeli, godendo come un porcello di questa scopata ed io pure.
    
    Molla i capezzoli e impugna il mio cazzo e inizia a ...
    ... segarmi, sempre con un forte ritmo e non impiego molto a venire sia per il cazzo in culo, per la scopata che stà concludendosi, per la voglia che mi ha messo in corpo e ora sborro a fontana sul suo petto, e vengo a fiotti lunghi, contraendo il buco del culo e lui ne approfitta scopandomi ancora facendomi continuare a venire.
    
    Poi mi sento svuotato sia di palle che di fisico che di mente e mi fermo seduto su di lui con il suo cazzo che sento non più durissimo dentro.
    
    Riprendo a fatica il respiro regolare, “bravo, ora andiamo a lavarci e poi ci prepariamo per andare.”
    
    Ok
    
    “Dimmi dove è il bagno” e una volta sfilato andiamo insieme ed insieme facciamo la doccia, lavandoci e palpandoci e baciandoci.
    
    Asciugati ci rivestiamo, io recupero le cose asciutte dallo zaino, sento il buco sfondato, aperto e vibrante nella ricerca di tentare a richiudersi e tornare normale.
    
    Inizia a chiudere le finestre scuri e battenti, poi scendiamo e prosegua con la chiusura, ed infine la porta e inserisce il sistema di allarme.
    
    La pioggia è calata e ora pioviggina fino, risaliamo sul trattore, avvia il motore e parte dopo retro per girarsi.
    
    “dove ti porto?” “ho l’auto al parcheggio all’inizio del paese venendo dalla provinciale”
    
    “ok ci vorrà meno di mezzora”
    
    Passiamo il tempo a raccontarci cazzate ed infino siamo al parcheggio e indico l’auto a fianco della quale si ferma .”io sono stato bene mi piacerebbe scambiarci il cell”
    
    “anche io Va bene il mio è388 *******”
    
    Lui segna ...