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La "nuova" Mariangela (nome di fantasia)
Data: 06/11/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Anale Prime Esperienze Autore: gif74, Fonte: xHamster
... avuto già due orgasmi “gestiti” in silenzio nel ristorante. Le dissi scherzando che mi pareva di andare a spasso con una cagna in “calore”, lei abbozzò il solito sorriso da Gioconda e mi spinse ad entrare in un bar. Ordinò da bere poi mi chiese di accompagnarla in bagno. Pensai volesse farlo lì, invece arrossendo di nuovo come un pomodoro si aprì finalmente quel lungo austero cappotto da collegiale e rimase muta. Restai tra lo sbalordito e l’eccitato quando la vidi praticamente nuda, con i grossi seni stretti da un elastico e le pinzette ai capezzoli. Cristo Santo, le grosse mammelle dal turgido capezzolo marrone le si erano gonfiate fino al punto che parevano scoppiare ed erano diventate viola per la poca circolazione sanguigna. Tu sei pazza, poi abbassando lo sguardo vidi lo stomaco costipato da una cintura elastica troppo serrato per una che aveva mangiato e bevuto in abbondanza. Non ebbi neanche il tempo di dire una parola che con un gemito esplose in un orgasmo pauroso tanto che dovette appoggiarsi spalle al muro e reggersi sul lavabo per non cadere. Montò tanta di quella “panna bianca” da poterci farcire una torta. Soddisfatta tesoro? Il suo viso incandescente si era trasfigurato in espressione di piacere mistico. Prese dei fazzolettini dalla borsa e cominciò a detergersi. Mi chiese di aspettarla fuori. Tutti i presenti avevano capito che in quell’anonimo bagno era successa la ...
... cosa più semplice a cui pensare. Ora quello goffo e imbarazzato ero io in attesa che Mary uscisse possibilmente senza altre fantasie da realizzare in pubblico. La vidi visibilmente stanca, dolorante, quasi sul punto di piangere per quella che a me pareva una punizione autolesionista. Ma nel patimento confessò di godere ancora, di non essersi sentita mai così realizzata sessualmente e felice d’avere avuto il coraggio di piegarsi finalmente al suo vero essere. Uscimmo tra l’ilarità generale. Ma sei ancora in quelle condizioni? Lei annuì con lamento e un sorrisino malizioso. In macchina le dissi quanto ero fiero di lei e le feci i complimenti. Per tutta risposta lei estrasse dalla borsa un vibratore di quelli Bgee che tanto piacciono alle ragazzine. Se lo infilò senza fatica e reclinò la testa sul sedile. Gemette, urlò, grugnì proprio come una suina finchè non arrivammo a casa. Pensai che aperta la porta stramazzasse sfinita sul pavimento, invece si tolse finalmente il cappotto e si appoggiò coi gomiti sul tavolo della cucina. Sono la tua cavalla, ti prego “montami”. Dopo la furiosa cavalcata si tolse tutti gli strumenti di tortura che si era inventata. I Seni erano palloni pronti per scoppiare. Se ritrovo la strada, torno a casa disse ridendo schiantata da tutto quello show. Mi diede un bacio e mi ringraziò come una miracolata. Domani ti faccio sapere come ho passato la nottata. Ciao